San Michele di Castrofino (strutture per il culto edificio di culto)

Serra Riccò,

Il sito fa riferimento al sedime archeologico della chiesa di San Michele di Castrofino e alla cappella medievale dove era murata una lapide di VI secolo d.C. Sul versante compreso tra Riccò e Secca, sul lato nord-orientale di S. Cipriano, la presenza del toponimo Castrofino, legato alla piccola cappella di S. Michele, unitamente ad un documento epigrafico in essa conservato, suggeriscono l’ipotesi della presenza di un castrum finis del limes bizantino (Balbish 1979; Petracco Sicardi 1985; Christie 1990; Cera 2000) non ancora verificate. L’epigrafe funeraria del diaconus Sabatinus, databile all’VIII secolo e unica testimonianza del periodo longobardo documentata in Val Polcevera (Benente 2001), completava un sepolcro allestito nel complesso abitativo della chiesa di San Michele di Castrofino. In occasione di lavori di consolidamento della cappella, sono state condotte indagini archeologiche tra il 2004 e il 2006 mediante l’esecuzione di trincee all’esterno dei muri perimetrali. Queste hanno portato all’individuazione di murature precedenti a quelle in alzato e al rinvenimento di 14 sepolture sul lato nord, suddivisibili in tre fasi di deposizione. Anche le indagini all’interno dell’aula hanno evidenziato resti di murature precedenti che sono riferibili alle vicende edilizie della chiesa a partire dall’alto Medioevo

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