Monte Lecco (luogo di attività produttiva vetreria)

Voltaggio,
  • OGGETTO luogo di attività produttiva vetreria
  • LOCALIZZAZIONE Voltaggio (AL) - Piemonte , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sito della vetreria medievale di Monte Lecco è posto sul fianco orientale dell’omonimo monte, a 830 metri sul livello del mare, a poche centinaia di metri a nord del valico stradale della Bocchetta. La scoperta della vetreria è legata alle ricognizioni di campagna condotte nella valle del Polcevera nell’ambito di un “Programma per l’archeologia di superficie del genovesato” iniziato nel 1956. A seguito di due campagne di scavo sono stati portati alla luce i resti di tre muri a secco, larghi 70 centimetri circa, facenti parte probabilmente di un unico locale subrettangolare di metri 13x6 del quale non è stato trovato in posto il quarto muro a monte; lo stato dell'opera è tale d'altra parte che si pensa sia stata più volte danneggiata da crolli e frane. I tre muri sono stati costruiti con una tecnica rudimentale usando pietre locali non lavorate cementate da argilla ed ordinate in corsi irregolari. I resti sono conservati sotto il materiale colluviale fino ad un'altezza variabile da 40 centimetri a 60 verso monte. All'interno del locale, nella metà sud, vi è una struttura sub-circolare in pietre, riconosciuta come formace, con un diametro medio di 2,20 metri. Nella parte interna, attraversata da un canale largo in media mezzo metro, vi è un rivestimento di mattoni refrattari con una malta cotta, mentre le pietre esterne sono legate fra loro con terra argiliosa parzialmente cotta. Tutta la struttura presenta un arrossamento che diventa più intenso attorno al canale e specialmente presso l'imboccatura. L'insediamento di Monte Lecco, alla luce degli scavi effettuati e per l’ associazione tipologica della ceramica indica una cronologia abbastanza delimitata e riferibile ad epoca tardomedievale. La maiolica arcaica ligure-pisana rinvenuta appartiene al tipo con poche decorazioni standardizzate che compare negli ultimi decenni del secolo XIV, ma nello stesso tempo non appartiene ancora alla produzione savonese che inizia verso la metà del XV. Gli stessi limiti cronologici si possono dedurre dai reperti ispano moreschi e catalani, nonché dalla scarsità della graffita arcaica, mentre la mancanza completa delle prime maioliche italiane e della graffita policroma padana restringe i limiti cronologici della ceramica tra gli ultimi decenni del XIV ed i primi del XV secolo. Un ulteriore elemento per la cronologia si può dedurre dai bolli in vetro provenienti dagli scarti della produzione; se lo scudo crociato rappresenta lo stemma della Repubblica Genovese, esso compare per la prima volta e per breve periodo agli inizi del XV secolo. Nel complesso tutte le informazioni sembrano orientate verso una durata dell'attività industriale piuttosto limitata, forse a qualche decennio. Ciò può spiegare il tipo d'insediamento precario, ad esempio senza edifici di una certa consistenza; si tratta probabilmente di installazioni che restavano in uso fino all'impoverimento delle materie prime (legna da ardere) esistenti entro un raggio economicamente per la produzione. Tracce di una frequentazione anteriore alla vetreria si possono dedurre dalla presenza di due monete e da diversi frammenti di ceramica grezza di tradizione altomedievale, oltre ad alcuni frammenti di anfore di epoca repubblicana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Vetreria forestale di epoca tardomedievale verosimilmente in uso per un breve arco di tempo (pochi decenni)
  • CONDIZIONE GIURIDICA dato non disponibile
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700373914
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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