stipo, opera isolata - manifattura italiana (prima metà sec. XIX)

stipo,

Lo stipo, realizzato in noce ebanizzato e palissandro con struttura in legno d’abete, è composto da due corpi separati, raccordati tra loro da un tavolo rettangolare con bordo aggettante decorato con intarsi in avorio a motivi floreali, stemmi e grottesche. La base di sostegno della parte superiore è costituita da quattro colonne tortili filettate d’avorio, terminanti con piedi a boccia e raccordata da una traversa centrale mistilinea con filetti d’avorio e decorazione figurata in avorio al centro, raffigurante un leone rampante a destra con stemma. Il corpo superiore è un cassone parallelepipedo a cassetti con cornice superiore modanata e aggettante, la cui decorazione riprende lo stesso intarsio in avorio a conchiglia, presente sul bordo del tavolo, e base bombata. I lati sono decorati da semplici filettature d’avorio formanti un doppio riquadro concentrico. La facciata è riccamente lavorata a imitazione di modelli architettonici. Il fulcro è dato da un portico posto in posizione centrale in basso, aggettante formato da una nicchia inquadrata da due coppie di colonne tortili e sormontata da un timpano triangolare. Questo portico è incorniciato da altre due colonne tortili, leggermente più grandi, con capitelli e basamenti in bronzo dorato

  • OGGETTO stipo
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intarsio
    bronzo/ doratura
    legno di noce/ intarsio
    legno di abete/ intaglio
    legno di palissandro/ intarsio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il portico è in realtà uno sportello che aprendosi svela quattro semplici cassetti lignei. Le due colonne più grandi sostengono un timpano spezzato che racchiude una specchiatura a rilievo con busto maschile in avorio, terminante in un terzo timpano più piccolo. Il tutto cela un cassetto estraibile. Alla sua base si trova un altro tiretto con pomolo rotondo. Attorno al complesso architettonico del portico si organizzano gli altri cassetti, otto per ciascun lato, ciascuno formato da due specchiature rettangolari a rilievo, separate da una piccola maschera in metallo dorato con anellino per l’apertura. Questa tipologia di stipo è una ripresa ottocentesca di quella tipologia di mobile che si affermò tra XVI e XVII secolo, prima in Toscana e poi in altri paesi europei tra cui Francia e Germania. Andato praticamente in disuso nel corso del XVIII secolo, ritornò in auge nell’Ottocento grazie ai revival storici per diventare un mobile di lusso. Alcuni elementi come il metallo dorato e la linearità delle forme portano a datare questo mobile entro la prima metà del XIX secolo. All’interno del Castello di Miramare si trovano numerosi stipi di questo genere, alcuni dei quali esposti nella sala XIX: Questo corrisponderebbe all’indicazione che Massimiliano diede a Franz Hoffmann per l’arredo di questa sala, dove dovevano trovarsi “solo i mobili alla Boulle di Milano”. La marqueterie Boulle, dal nome del famoso ebanista francese André-Charles Boulle (1642-1732), è una particolare tecnica d’intarsio che combina materiali diversi come tartaruga, avorio, metallo e porcellana. È probabile dunque che Massimiliano con questa definizione intendesse proprio questo genere di mobili, alcuni dei quali sembrano essere stati effettivamente acquistati a Milano. La documentazione fotografica realizzata da Sebastianutti nel 1873, sia pure parziale, mostra come la sala XIX fosse realmente arredata con diversi stipi alle pareti, anche se non è visibile quello in esame, che invece è presente negli album all’epoca dell’arrivo a Miramare del duca Amedeo d’Aosta, dove lo stipo compare in due diverse collocazioni del primo piano, la Sala XV – sala delle udienze e la Sala XXIII – studio del duca Amedeo d’Aosta (Valentin P., 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006589
  • NUMERO D'INVENTARIO TD55460
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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