allegoria della Vittoria come aquila

monumento ai caduti ad obelisco, post 1924/02/07 - ante 1929/12/00

Il monumento s’imposta su di una scalinata e su di un basamento modanato, che presenta due avancorpi nel fronte principale e in quello posteriore; tali elementi, terminati da volute e decorati centralmente con protomi leonine, mostrano due epigrafi rispettivamente con la dedicazione e l’elenco dei nomi dei caduti della seconda guerra mondiale. Il corpo centrale del monumento che sostiene l’obelisco, presenta nel cornicione terminale 4 aquile a tuttotondo poste sugli spigoli, mentre la faccia principale e la posteriore riportano la dedicazione e i nomi delle vittime della Grande Guerra. I prospetti laterali di tale elemento propongono invece due scene a bassorilievo bronzeo: quella di sinistra rappresenta una vedova in fuga con i figli, mentre a destra è raffigurato un soldato che trasporta un compagno caduto. Sulla sommità dell’obelisco è collocata una fiamma perpetua

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    PIETRA CALCAREA
    marmo bianco/ pittura
  • MISURE Profondità: 7.8 m
    Altezza: 13.5 m
    Larghezza: 7.5 m
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE chiesa dell'Annunciazione
  • INDIRIZZO Via Canonica, Farra Di Soligo (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra di Col San Martino, località del comune trevigiano di Farra di Soligo, ebbe una lunga genesi cominciata con il primo stanziamento di fondi da parte del comune, deliberato il 7 febbraio 1924 (15.000 lire da dividere tra le frazioni, in proporzione ai caduti). La fonte della notizia è il progetto esecutivo "Da Vidor a Vittorio. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra", curato dall'architetto Marco Merello, su commissione del Comune di Vittorio Veneto (si veda la specifica in Fonti e Documenti). Il documento contiene le relazioni tecniche dei monumenti disseminati nei 16 comuni aderenti, riportando anche informazioni dal punto di vista storico. E' la medesima fonte a specificare che nell'autunno del 1927 il monumento era stato elevato soltanto nel sua struttura essenziale, conclusa alla fine del '29, quando venne terminata per intervento di diversi cittadini di Col San Martino, che offrirono il loro contributo. Nel secondo dopoguerra vennero aggiunti caduti dell'ultimo conflitto mondiale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690146
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI prospetto principale, lapide sul piedistallo - AI SUOI MORTI IN PATIMENTO/ DI FAME DI SFERZA E DI ANGOSCIOSA ATTESA/ SOTTO L’OLTRAGGIO DEL BARBARO INVASORE/ NELL’ANNO DISPERATO MCMXVIII/ MENTRE AL DI LA DEL PIAVE/ RUGGIA LA VITTORIA DI ROMA/ NEL CONTENUTO PER L’ORA DI DIO/ ASSALTO VENDICATORE/ AI SUOI MORTI IN GLORIA/ SULL’ALPE SUI PIANI DEL MARE/ DOVUNQUE ITALIA COMANDO’ LA STRAGE/ COL SAN MARTINO/ TERRA FERACE DI MARTIRI E DI EROI/ CON LUME DI CRISTIANA PIETA’/ CON GESTO DI GUERRESCO ORGOGLIO/ MONITO GRIDO SFIDA/ DEDICA E CONSACRA - capitale -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA perizia tecnica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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