Narde (area ad uso funerario necropoli)

Fratta Polesine, ca 1199 a.C - ca 875 a.C

Area Narde I: nel 1985, durante lavori di scasso per un allacciamento dell'acquedotto, si rinvennero 49 urne cinerarie. Successivamente si effettuarono campagne di scavo nel 1987, 1988, 1989 e 1990 che portarono al recupero di oltre 600 tombe (tutte ad incinerazione tranne tre a inumazione), coperte da un grande tumulo. Le fosse delle sepolture conservavano sul fondo un sottile strato di carboni e di resti di rogo; talvolta a fianco e sopra l'urna è stato rinvenuto un ciottolo fluviale con funzione di segnacolo. La maggior parte delle urne utilizzate, coperte da ciotole-coperchio, sono di tipo biconico, meno frequenti quelle ovoidali. All'interno del vaso, assieme alle ceneri, si trovava il corredo costituito da ornamenti o oggetti personali dei defunti. La necropoli, localizzata nelle immediate vicinanze dell'abitazione n. 3 di Via Ronchi, sembra inquadrabile cronologicamente tra l'XI e gli inizi del IX sec. a.C. e si trova a circa m 700 a nord ovest dell'abitato protostorico di Frattesina, a poco più di un chilometro dalla necropoli di Fondo Zanotto (Frattesina-Boaria 5). Area Narde II: nell’autunno del 2004 i lavori per l’escavazione di un canale hanno intaccato un’area sepolcrale denominata Narde II per la vicinanza con la necropoli di Narde I, già indagata precedentemente e localizzata a circa un centinaio di metri a nord-ovest. Lo scavo ha portato alla scoperta di 228 tombe a incinerazione e 12 a inumazione, sigillate superiormente da potenti strati alluvionali e disposte in gruppi con schema di deposizione a più livelli sovrapposti, tale da far ipotizzare la presenza di piccoli tumuli sparsi e intervallati da aree rade o prive di tombe. Si tratta di sepolture a pozzetto nel quale era deposta l’urna cineraria contenente le ossa combuste, con alcuni oggetti personali dei defunti, richiusa da una ciotola capovolta. Spesso sul fondo della fossa veniva sparsa poca terra di rogo prima della deposizione dei vasi, di solito olle biconiche o ovoidali. Non sono stati rinvenuti ciottoli usati a segnacolo per le tombe come a Narde I, ma sono stati ritrovati fuori contesto tre grossi cippi in pietra. Nella zona settentrionale è stata messa in luce un’ampia estensione di un’area di ustrinum con un livello tabulare di terra di rogo e superfici scottate per differenti zone di rogo. Al di sotto erano presenti alcune strutture in negativo (canalette e fosse) forse riferibili ad una fase precedente. Nella zona meridionale è stato invece documentato un accumulo di terreno interpretato come argine di limitazione/protezione della necropoli. Lo studio dei corredi ha permesso di stabilire che quest'area sepolcrale rimase in uso dalla fine del Bronzo recente-inizio Bronzo finale fino agli inizi dell'età del Ferro

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