decorazione plastico-architettonica di Baccari Giacomo (attribuito) (sec. XIX)

decorazione plastico-architettonica,

La chiesa ha pianta a croce latina con tre navate divise da doppie colonne corinzie poggianti su un alto basamento e sorreggenti una trabeazione dentata continua che prosegue anche nel transetto e nella parte presbiteriale circondata da un ambulacro. Le navate laterali, ognuna con tre cappella hanno copertura piana, mentre la navata centrale, più alta di circa un terzo, è coperta con volte a crociera ed è illuminata da otto grandi finestre

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intonacatura
  • ATTRIBUZIONI Baccari Giacomo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Biagio Vescovo e Martire
  • INDIRIZZO Riviera San Biagio, Lendinara (RO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia relativa alla chiesa di S. Biagio è del 1288, anno in cui è menzionata come parrocchia in un documento citato dal Cappellini ( 1928 p.37). Sempre secondo il Cappellini la chiesa era all'epoca , affidata alla congregazione degli Umiliati che la tennero fino agli inizi del '400. Dopo un breve periodo in cui fu retta da sacerdoti secolari( che estesero la giurisdizione) nel 1473 la parrocchia fu affidata ai frati Gerolomini che ne acrebbero notevolmente l'importanza con il recupero di alcune decine, l'annessione di due piccole chiese dei dintorni( Santa Maria Nuova della Braglia e la chiesa di Bornio) e il ripristino del fonte battesimale trasferito in precedenza a S. Sofia. Le nuove esigenze derivate dal continuo incremento della popolazione, e probabilmente il nuovo prestigio della chiesa spinsero i Gerolomini a costrire una chiesa più ampia; il nuovo edifìcio , completato nel 1529, fu consacrato nel 1531.Nel 1668, a seguito della soppressione dei Gerolomini, la chiesa divenne propietà della Repubblica di Venezia che la cedette ai Padri Minori osservanti di San Francesco di Padova. La chiesa di S. M. Nuova della Briglia e la chiesa di Bornio si resero indipendenti. I padri minori tennero la chiesa fino al 1769, anno in cui anche la loro congregazione fu sciolta e S. Biagio passò di nuovo alla Repubblica di Venezia. Nel 1769 con decreto del Vescovo di Adria, la cura della parrocchia fu affidata a sacerdoti secolori. Agli inizi del XIX sec. le pessime condizioni in cui si trovava la chiesa spinsero l'arciprete Girolamo di Leva a decidere di ricostruirla. Il progetto, affidato al sacerdote Giovanni Baccari di Lendinara, fu approvato dall'Accademia Clementina di Bologna del 1803. I lavori sono subito iniziati, progredirono fino al 1813, vennero poi interrotti e ripresi varie volte. La nuova chiesa fu consacrata solo nel 1884 dal vescovoAntonio Polin di Adria. A
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500052366
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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