Stella d'Italia

monumento ai caduti a lapide,

La lapide è murata a circa 3 metri da terra, nel lato ovest di un edificio relativamente moderno che oggi accoglie le scuole dell'infanzia e primarie del Comune. Essa ha forma di rettangolo, poggiante sul lato più corto. Il lato corto superiore termina in una cimasa con arco a tutto sesto che accoglie un fregio in bronzo. Esso è costituito da una fronda d'alloro e da una di quercia a ghirlanda sui cui è sovrapposta, nella parte inferiore, una piccola aquila; le fronde sono tenute assieme da un nastro che al di sopra della ghirlanda è trattenuto da ad una piccola stella d'Italia. La lapide è fissata al muro da quattro borchie bronzee rotonde aventi nel mezzo la croce di Cristo. Al di sotto del fregio bronzeo vi è una prima epigrafe dedicatoria, cui seguono i 6 caduti nella Grande guerra, per i quali è specificato solo il cognome ed il nome; indi vi è un'altra epigrafe dedicatoria. La base della lapide è abbellita da un tropaion scolpito a bassorilievo, non del tutto proporzionato ma dettagliato, composto da: un elmo mod. Adrian, una sciabola, un moschetto mod. 1891 TS con baionetta inastata, una fronda d'alloro e una di quercia

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
    bronzo/ fusione
  • LOCALIZZAZIONE Via Imavilla n. 12
  • INDIRIZZO Via Imavilla n. 12, Monno (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nonostante l'epigrafe sulla lapide specifichi la data del 25.4.1920, la lapide fu inaugurata domenica 21 novembre 1920. Oratore ufficiale fu l'avvocato camuno Giovanni Battista Tognali (1872-1932), uomo pubblico di orientamento zanardelliano, che in seguito si sarebbe avvicinato al fascismo. E' da rilevare la singolarità della lunga epigrafe dedicatoria, che cita anche il numero totale dei coscritti partiti per la guerra, per rendere più precisa la dimensione del grande dramma che il trascorrere del tempo avrebbe sempre più ovattato. La collocazione originaria della lapide, probabilmente, era diversa da quella attuale; fu, forse, nel trasferimento a questo nuovo edificio scolastico che essa si fratturò. La forma e le decorazioni, specie quella bronzea, richiamano altri manufatti simili rinvenuti o catalogati nel Bresciano, come Capovalle o Calino (cfr. specifiche schede); si potrebbe anche ipotizzare la sua costruzione da parte della Ditta Bonifacio di Brescia. Sul nuovo edificio scolastico, probabilmente negli anni '60-'70, furono apposte altre due lapidi riportanti ancora una volta i morti nella Grande guerra e anche nel conflitto 1940-1945. Fonti e bibliografia: Da Monno. Inaugurazione della lapide dei caduti in guerra, "La Sentinella Bresciana", 25-11-1920
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275045
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI centrale - DALL'ANNO 1915 - 1918 / MONNO CON ORGOGLIO E MESTIZIA / VIDE PARTIRE PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA / 102 DE' SUOI MIGLIORI FIGLI / NON RITORNARONO PIU / GIULITTI FORTUNATO / CALDINELLI BORTOLO / PIETROBONI FRANCESCO / CALDINELLI GIACOMO / PASSERI IGINO / ANTONIOLI ISIDORO // EROI VITTIME DEL DOVERE / CHE IL MUNICIPIO ADDITA AD ESEMPIO E MEMORIA / ALLE GIOVANI GENERAZIONI / CHE IN QUESTO EDIFICIO DI EDUCAZIONE / SI SUCCEDERANNO / MONNO 25 APRILE 1920 // -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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