Croce di Cristo

monumento ai caduti a cappella,

La cappella dedicata ai morti in guerra si trova nel cimitero di Azzano, nella sua parte vecchia, sul muro che guarda ad Oriente. Essa è a pianta rettangolare, ed il tetto è lievemente stondato. La facciata, in stile classicheggiante, è ricoperta di lastre marmoree, e presenta 2 frontoni. Uno più piccolo sulla porta d'ingresso, e uno grande, ellittico al sommo dell'edificio, nel mezzo del quale vi è un rosone dai vetri gialli e blu, decorato con la Croce di Cristo. Le pareti dell'interno sono tutte decorate ad affresco. Quella frontale, in cui si apro due finestre culminanti in un arco a tutto sesto (H 230 X 63 cm) riproduce una Deposizione di Cristo, mentre sulla volta del tetto è raffigurato S. Michele trionfante; dalla volta pende altresì un'artistica lampada votiva in bronzo a funzionamento elettrico. Sulla parete della Deposizione è anche collocato l'altare in marmo poggiante su 3 gradini. Le altre pareti sono decorate con motivi ornamentali che riproducono ricche pareti di marmi policromi, e ai 4 angoli in alto, è dipinta l'epigrafe dedicatoria. Le pareti di destra e di sinistra, invece, accolgono il lapidario dei morti nelle guerre nazionali. 4 per i deceduti nella Grande guerra, 2 per quelli nei conflitto 1935-1945. Sono tutte a forma di rettangolo, e di dimensioni diverse: H 190 X 100 X 9 cm (3); H 59 X 179 x 5 (2); H 59 X 80 x 5 (1). I dati riportati per 32 i morti nella guerra 1915-1918 sono molto precisi: foto, cognome, nome, paternità, luogo e anno di nascita, grado e reparto, luogo, causa e data di morte. Per i 22 deceduti nei conflitti dal 1935 al 1945, invece, sono riportati solo: foto, cognome, nome, età, data di morte. Nel mezzo del pavimento della cappella si nota una tomba a pozzo, probabilmente adibita a sepolcreto per i resti dei militari traslati dai campi di battaglia (è certo esservi almeno uno dei citati nel lapidario)

  • OGGETTO monumento ai caduti a cappella
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    MARMO BIANCO
    bronzo/ fusione
    LATERIZIO
    LEGNO
    CEMENTO
    PORCELLANA
    marmo rosso di Verona
    vetro/ piombatura
  • ATTRIBUZIONI Trainini Vittorio (attribuito): pittore
  • LOCALIZZAZIONE cimitero pubblico
  • INDIRIZZO Via Caduti sul Lavoro, Azzano Mella (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ad Azzano Mella esisteva già una lapide ai morti nella Grande guerra, inaugurata nella primavera del 1919, ma di cui oggi non si è rinvenuta traccia. Era stata offerta dal sindaco, cav. Francesco Vimercati, ed era murata nella facciata del municipio. Nell'occasione dei lavori per il nuovo cimitero fu edificata una cappella espressamente dedicata ai morti nella recente guerra, affrescata da Vittorio Trainini nel 1923. La benedizione e l'inaugurazione delle nuove opere avvennero martedì 4 novembre 1924, per opera del vescovo ausiliare di Brescia, mons. Emilio Bongiorni. In quell'occasione furono anche consegnati i distintivi agli orfani di guerra e onorificenze ai famigliari dei caduti; alla sera "artistica illuminazione" e fuchi artificiali. Questa opera è rappresentativa di un fenomeno diffuso nel Bresciano nel corso degli anni Venti-Trenta del XX secolo, cioè le cappelle votive ai morti nella guerra 1915-1918 all'interno dei cimiteri. Esse sorsero anche perché tra il 1920-21 ed il 1925-26 ebbero luogo le traslazioni di salme dai campi di battaglia, dapprima a carico dei privati, poi a carico dello Stato; fenomeno interessante dal punto di vista antropologico che documenta l'evoluzione dei rapporti fra l'Uomo e la Morte. Queste cappelle servirono anche come ultima dimora per i resti dei soldati che tornavano nei cimiteri aviti. La cappella di Azzano è davvero un unicum per due aspetti. Il primo è costituito dalle ricche ed elaborate decorazioni pittoriche, opera del Trainini, che rendono quei 25 metri quadrati affatto inaspettati e alquanto suggestivi. In secondo luogo, per il lapidario ai deceduti nel conflitto 1915-1918. Esso è, in genere, il più preciso possibile nelle storie di ciascheduno. Vengono precisati persino i "riparti speciali" - come si diceva allora - quali le sezioni mitraglia, i reparti zappatori o i lancia torpedini; per un geniere e un artigliere, addirittura, è nominata la compagnia o la batteria; per alcuni si specificava persino la morte successiva al rimpatrio dalla prigionia, ma agli stenti della quale era riconducibile, mentre per altri sono assai dettagliate la causa di morte, l'unità sanitaria o la località dove avvenne il decesso. "L'acribia patriottica", che contribuiva a rendere ancor più vivide e umane le figure dei morti, si è rinvenuta anche in altri casi, quando erano specificati pure i luoghi e le date dei decessi, ma questo è l'unico caso rinvenuto a tali livelli di completezza in tutta questa campagna di catalogazione; e, pertanto, merita di essere ricordato. Fonti e bibliografia: "Il Cittadino di Brescia": Da Azzano Mella. Pel ritorno dei combattenti, 10-2-1920; A Azzano Mella. Solennità per l'inaugurazione del monumento ai Caduti, 2-11-1924; A Azzano Mella. Benedizione nel cimitero nuovo e della Cappella votiva pei Caduti, 11-11-1924
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275022
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI ai 4 angoli interni della cappella, al limite del soffitto - O CARI MORTI / PER LA PATRIA // CHE GIOVINEZZA / SPERANZE // AFFETTI / SACRI // VITA STESSA / IMMOLASTE // VADA A VOI / SEMPRE // IL FIORE DELLA / NOSTRA MEMORIA // COL / FIORE // DELLA NOSTRA / PREGHIERA // -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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