Tropaion

monumento ai caduti a lapide,

Il lapidario è murato nella facciata della vecchia cappella del cimitero, a circa 300 cm da terra, al di sopra della porta di ingresso, fregiata da un artistico stipite in marmo. Esso si compone di 5 lapidi, di cui 3 riferite alla Grande guerra (una dedicatoria e 2 con i nomi dei morti) e 2 al conflitto 1940-1945. La lapide con l'epigrafe dedicatoria ha forma rettangolare, poggiante sul lato più lungo. Il lato più alto è tondeggiante, mentre quello più basso è fregiato da una greca. Ai due lati, essa presenta 2 formelle in cui è scolpito a bassorilievo un tropaion dal medesimo soggetto, composto da: una spada di fantasia a punta in giù con una fronda di quercia e una di alloro; lo sfondo è dipinto di nero. Ai 2 lati di questa lapide, sono collocate altrettante lapidi rettangolari, ma poggianti sul lato più corto. La loro parte più alta è a cimasa ed accoglie una croce patente a cerchio, scolpita a bassorilievo su sfondo nero. Su di esse sono riportati i nomi dei 31 morti, divisi per circostanza-causa di decesso, per ognuno è riportato solo il cognome ed il nome. In seguito al 1945, accanto a queste lapidi se ne aggiunsero altre 2 lapidi rettangolari per i 27 morti a causa del conflitto 1940-1945. Anch'essi sono divisi per causa-circostanza di morte, e viene riportato solo il cognome ed il nome

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • LOCALIZZAZIONE cimitero pubblico
  • INDIRIZZO Via Papa Giovanni XXIII, Milzano (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ad oggi non si è riusciti a reperire materiale sufficiente per dare dettagli maggiori su questo manufatto. Dall'analisi della stampa dell'epoca, esso non risulta presente all'atto della inaugurazione del monumento nel paese (cfr. specifica scheda di catalogo), avvenuta il 7-11-1920, mentre risulta esistente all'atto della inaugurazione del parco della rimembranza il 4-11-1923. Pertanto, la sua costruzione dovrebbe collocarsi nei 3 anni compresi fra l'inverno del 1921 e l'autunno del 1923. E' probabile, anche per l'esplicito riferimento nella lapide dedicatoria "Ai nostri figli", che si tratti di una iniziativa presa dalle famiglie per ricordare i propri cari nel cimitero avito dopo il ricordo "ufficiale", come già riscontrato anche in altri casi rinvenuti in questa campagna di catalogazione, ad esempio Pedrgnaga o Passirano. La fattura di queste lapidi è abbastanza semplice, ma non priva di una certa cura, come nelle formelle dei tropaion o per le croci sommitali. L'incisione dei nomi, specie per le lapidi dei morti nella guerra 1940-1945, è invece abbastanza rozza. Fra i deceduti di quest'ultimo conflitto, si segnalano una donna e due invalidi di guerra deceduti negli anni Cinquanta. Fonti e bibliografia: Da Milzano. Celebrazione della Vittoria e inaugurazione del Parco della Rimembranza, "La Sentinella", 9-11-1923
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274932
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI lapide centrale - AI NOSTRI FIGLI / SACRIFICATI ALLA PATRIA / ONORE E SUFFRAGIO / 1915 - 1918 // -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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