Capriccio architettonico con Venere e Adone

dipinto,

Il dipinto raffigura uno degli episodi della vicenda amorosa tra Venere e Adone: Venere dorme al riparo di una pianta, mentre Adone le si avvicina porgendole un mazzo di fiori. I due personaggi si perdono per dimensione nel raffinato paesaggio composto da una natura spontanea, rovine classiche, fiume, costruzioni e montagne. Sulla destra due amorini sembrano indicare la scena e guardano incuriositi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è certamente un raffinato esempio di capriccio di cultura napoletana. Lo studio del paesaggio, il gusto per la resa chiaroscurale e l’attenzione per la restituzione delle rovine dotate anche di cespugli colpiti dalla luce, permettono di collocare la tela nell’ambito della scuola napoletana seppur non si è in grado di attribuirla con certezza a un pittore. Tuttavia, è assai probabile che l’ignoto maestro, attivo a Napoli nella prima metà del Settecento, guardi ad alcuni dei grandi pittori del genere operosi in Campania, tra cui Leonardo Coccorante e Gennaro Greco detto il Mascotta. Nella Pinacoteca di Sarnico è conservata un’altra tela dello stesso maestro, con dimensioni uguali; è da ipotizzare che le due opere siano solo una parte di un ciclo più ampio raffigurante scene mitologiche in ambientazioni da capriccio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271254
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0