Sant'Antonio di Padova

dipinto,

Il santo a mezzo busto è stato dalla bibliografia specifica riconosciuto in Antonio di Padova, forse per la presenza del giglio. Tuttavia ad una analisi del viso si solleva in questa sede il dubbio di tale identificazione. La lunga barba e la importante stempiatura non sono in linea con la tradizionale immagine del santo patavino. Inoltre la tela è da inserire in un ciclo più vasto di cui nella stessa pinacoteca si conserva la tela san Paolo; anche questo elemento depone a sfavore della scelta di sant’Antonio di Padova. Si avanza l’ipotesi di riconoscervi, invece, san Giuseppe

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Abbiati Filippo (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela con il santo è in pendant con un’altra conservata nella stessa pinacoteca. Non si conosce la provenienza ma è probabile che i due quadri siano i resti di un ciclo più ampio comprendente vari apostoli e altre figure neotestamentarie. I santi sono raffigurati nelle due tele a mezzo busto, con il volto leggermente ricurvo il che consente di essere colpito da una luce che tende a sfuocare i colori anche mediante le pennellate piuttosto dense di cui se ne percepisce, seppur le opere abbiano subito un incauto restauro non documentato, tuttora la consistenza. Le caratteristiche formali e tecnico-esecutive hanno consentito alla critica di attribuire in via ipotetica il dipinto a Filippo Abbiati datandolo sul finire del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271201
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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