Ospedale Luigi Sacco

Milano, 1960 post - 1960 post

Nel grande parco, con più di mille piante di alto fusto (in prevalenza platani, tigli, faggi e magnolie), si collocano i tre padiglioni di degenza solcati sui fronti a Sud da lunghe terrazze rette da mensoloni. I padiglioni sono a forma di "T" rovesciata disposti a crociera e collegati tra loro da viali alberati. Al centro sono uniti dal massiccio "snodo" centrale, ruotato di quarantacinque gradi rispetto ai precedenti, che ingloba aula magna, laboratori e la chiesetta con timpano e campanile. Un viale di circonvallazione, a forma di goccia, racchiude completamente i padiglioni, mentre un asse viario di attraversamento, oggi interrotto da un corpo incoerente, collega l'ingresso di piazza Roserio allo "snodo" centrale dei tre padiglioni, prosegue poi fino ai corpi di servizio del settore N-E e raggiunge infine l'azienda agricola esterna. Il lato stradale del complesso (S-O) è marcato da una recinzione con elementi di ascendenza eclettica. Lungo tale linea sono collocati, il sobrio villino della portineria, i due corpi degli uffici pressoché speculari, la cappella funeraria con portici architravati su colonne, nonché, all'estremità N-O, la camera mortuaria con pronao e timpano. A nord dello snodo centrale svetta l'originaria ciminiera ottagonale in cemento armato e mattoni a vista

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