torre di Ansperto (torre, struttura di fortificazione)

Milano,

Torre poligonale inserita nella cinta muraria massimianea, detta torre di Ansperto per un restauro attribuito all’arcivescovo Ansperto di Biassono nel IX sec. d.C. E’ l’unica torre conservata in alzato della cinta muraria massimianea ed era collegata con la torre dei carceres da un muro con sovrastante camminamento. La torre presenta 24 lati esterni e una pianta circolare interna (diam. 6,52/7,40 m; h. 16,36 m); è alta 16,60 m sopra la risega, corrispondente al piano di calpestio di epoca romana. Le fondazioni sono in ciottoli legati da malta tenace e, dal momento che le mura a nord e a sud della torre sono ad essa legate fino a 6 m di altezza a sud e fino a 3,20 m a nord, fino a questa quota presentano la stessa tecnica costruttiva. Sopra la possente fondazione le mura sono a sacco con ciottoli e malta e paramento regolare in mattoni sesquipedali; la malta utilizzata contiene polvere di cocciopesto per rendere la muratura più impermeabile all’umidità di risalita. Raggiunta l’altezza di 3,20 m è stata portata a termine prima la costruzione della torre e poi le sono state addossate le mura. Anche questo secondo tratto è costruito con tecnica a sacco; il nucleo è composto da abbondante malta grigiastra con sabbia e frammenti di laterizi e il paramento da filari regolari di mattoni sesquipedali. L’accesso alla torre avveniva probabilmente tramite una scala di legno attraverso una porta ancora oggi conservata, a 3,90 m dalla risega della torre. Più in alto le mura a nord erano collegate con la torre attraverso due piani di camminamento: il primo, costituto da un camminamento voltato all’interno dello spessore delle mura, conduceva alla torre attraverso una porta a 7,20 m dal piano di calpestio romano; il secondo, ipotizzato all’altezza delle merlature, a 11,90 m dal piano, era scoperto ed entrava nella torre da un’ulteriore porta posta più in alto. Dal camminamento più basso si accedeva al primo piano della torre, dove vi erano otto feritoie. Sullo stesso piano un’altra porta permetteva l’accesso al muro di collegamento verso la torre dei carceres. Non vi erano porte che permettessero l’accesso al lato sud delle mura. Al piano superiore si aprivano sette ampie finestre, oltre a due porte che consentivano il collegamento con il camminamento superiore delle mura e l’altra con il camminamento superiore del muro di collegamento con la torre del circo. Il pavimento del secondo piano doveva essere ligneo, sulla base dell’esistenza nella muratura dei fori per le travi. La scala che doveva collegare il primo piano con il secondo era anch’essa lignea dal momento che non sono state trovate le impronte di una scala in muratura. Interventi successivi hanno poi comportato la demolizione del muro di collegamento con la torre dei carceres e del tratto della muratura a sud della torre (epoca altomedievale-medievale). Alla fine del XIII sec. la torre è utilizzata come cappella e viene decorata con un ciclo di affreschi. In epoca Cinquecento-Seicentesca alcune strutture del Monastero Maggiore sono addossate alle mura, alla torre poligonale e alla torre dei carceres, chiudendo questi monumenti all’interno di un complesso molto articolato. Ulteriori cambiamenti avvengono fino alla seconda guerra mondiale, quando gli edifici vennero gravemente danneggiati dai bombardamenti del 15 agosto del 1943 e successivamente demoliti a partire dal 1952. Un grande muro con orientamento est-ovest collegava la torre della cerchia muraria alla torre dei carceres. La fondazione, individuata presso la torre poligonale e presso la torre dei carceres, è costituita da file di grossi blocchi squadrati in pietra, sicuramente di reimpiego per la presenza di fori per l'inserimento di grappe e di lacerti di malta. I blocchi sono disposti in filari regolari alternati a uno spesso strato di malta in cui sono presenti ciottoli e frammenti di laterizi. Presso la torre poligonale è stato portato in luce un tratto di 1,86 m, mentre presso la torre dei carceres il lacerto individuato è lungo circa 2m. La larghezza della fondazione è di 4,40 m e quella dell'alzato di 3,20 m. La fondazione si lega a quella della torre poligonale. L'accesso al muro di collegamento era possibile dalla torre poligonale tramite due porte e pertanto il muro doveva avere due camminamenti interni a due livelli differenti; non vi era accesso alla torre dei carceres, almeno per quanto riguarda il camminamento inferiore, in quanto più basso dell'arcata sul muro ovest della torre e anche al camminamento superiore non corrisponde una porta tamponata nel muro della torre

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