teatro

Milano,

Nel 1921 all'angolo con via delle Orsole vennero alla luce due pilastri di Angera, formati da due dadi sovrapposti, facenti parte del porticato esterno della cavea. Nel 1929 fu messa in luce una fitta palificazione di pali di rovere alti 0,80/1,20 m, appuntiti e conficcati nel terreno, sostenenti una grande platea di sostruzione e numerosi tratti delle sostruzioni a cuneo appartenenti all'ordine inferiore della cavea e una decina di muri cuneiformi che erano le strutture portanti dei pilastri su cui fondavano le volte di supporto alle gradinate superiori. La tecnica delle fondazioni su pali di rovere, ben nota in epoca romana, era finalizzata a reggere il grande peso dell'edificio. Nel 1988 fu messa in luce parte della platea di fondazione della scena; le fondazioni poggiavano su un piano di preparazione costituito da due filari di ciottoli a secco; tale accorgimento è assimilabile alla palificazione rinvenuta negli anni precedenti. Alle spalle dell'edificio è inoltre stata individuata parte della fondazione del portico esterno del teatro

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