Mantova, Appartamento degli Arazzi, Lapidazione di Santo Stefano nella Sala dell'Aquila

negativo, ca 1925 - ante 1940
Anonimo
1878

La lastra negativa presenta numerose rinumerazioni, forse frutto di successive inventariazioni

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Mantova - Arazzi - Allestimenti
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini, 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra mostra una delle sale degli Arazzi, quella detta anche dell'Aquila, ovvero la prima che si incontra procedendo dalla Sala dello Zodiaco, inquadrata sul lato in cui campeggia la "Lapidazione di S. Stefano". L'unico riferimento per una datazione dello scatto è dato dalla presenza di un piedistallo che si intravvede nell'angolo in basso a sinistra del lato emulsione. Si tratta della base in legno, canne e gesso (oggi si trova malamente stivata sotto il portico del Giardino dei Semplici) che fungeva da piedistallo alla statua del cosiddetto Apollo di Mantova, che fu qui posizionata nel 1925. La valorizzazione delle sale della Corte Vecchia ducale con l'allestimento del museo greco-romano avvenne entro il 1925, quando furono visitate da Vittorio Emanuele III. Constestualmente della collezione fu compilato e un catalogo da Alda Levi (Alda Levi, Sculture greche e romane del Palazzo Ducale di Mantova, Roma, Biblioteca d'Arte, 1931), nel quale è pubblicata una foto anonima della medesima sala (ivi, tav. XI), foto che sappiamo eseguita da Aldo Celeri (Alda Levi, Il museo greco-romano nel Palazzo Ducale di Mantova, "Bollettino d'arte del Ministero della pubblica istruzione", serie II, vol. V, n. 5 (novembre), 1925, p. 233 fig. 8). L'arazzo della presente ripresa, come gli altri otto che gli Asburgo a fine del Settecento collocarono nell'appartamento Verde, trasformato e decorato dagli artisti dell'Accademia di Mantova in ogni sua parte per accoglierli, sono sempre stati considerati tessuti a Bruxelles da Jan van Thieghen, Nicolas Leyniers e dall'anonimo "Maestro della Marca Geometrica" sulla base dei cartoni di Raffaello Sanzio destinati a modello per gli arazzi della Cappella Sistina (Stefano L'Occaso, Il Palazzo Ducale di Mantova, Milano, Electa, 2002, pp. 93-94). Dopo il restauro conclusosi nel 2011 con l'esposizione alla mostra "Restituzioni 2011. XV edizione", tenutasi nelle sedi di Palazzo Pitti a Firenze e delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, l'arazzo con la "Lapidazione di S. Stefano", di cui si è potuta vedere la marca prima nascosta dalla cornice, è stato finalmente ricondotto da L'Occaso all'opera del "Maestro della Marca Geometrica" (Stefano L'Occaso, Scheda 33, in Restituzioni 2011: tesori d'arte restaurati - Quindicesima edizione, Venezia, Marsilio, 2011, pp. 248- 255). Non potendo ricondurre con certezza lo scatto ad alcuna campagna fotografica, rimane valido l'intervallo di date compreso fra 1925 (anno in cui si completa l'allestimento con la statua di Apollo) e il 1940, terminus ante quem stabilito dalle restauratrici della lastra in vetro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230348
  • NUMERO D'INVENTARIO 4037
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI lato emulsione: in basso al centro - 4037 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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