pressa incollatrice per pellicole 9,5mm

ca 1940 - ca 1960
Eumig (1919/ 1981)
1919/ 1981

Dispositivo in metallo costituito da una base rettangolare con due montanti ai lati che sorreggono un perno longitudinale. A questo perno sono vincolate due coppie di alette reclinabili in metallo libere di ruotare di 180° a cui sono sovrapposte due placche di compressione. Sotto alle placche di compressione, sulle alette, si trovano dei dentini dove si inseriscono i fori della pellicola da 9,5mm che si vuole tagliare e incollare. Sul bordo interno dell'aletta destra è inserito un tagliente.||La pressa è dotata di scatola in cartone e foglio di instruzioni

  • OGGETTO pressa incollatrice per pellicole 9,5mm
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    cartoncino
  • MISURE Altezza: 4,5 cm
    Lunghezza: 6 cm
    Larghezza: 10 cm
  • CLASSIFICAZIONE cinematografia
    montaggio
    post-produzione
    industria, manifattura, artigianato
  • ATTRIBUZIONI Eumig (1919/ 1981): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La produzione di un filmato non termina con le riprese effettuate con la cinepresa. Fin dall'inizio della storia del cinema si è vista la necessità di effettuare tagli delle scene riprese o per esigenze narrative nel caso di filmati professionali o per correggere eventuali errori di ripresa o ancora per riparare eventuali rotture della pellicola. Il montaggio del filmato è una composizione delle inquadrature, ottenuta mediante tagli e unioni di pellicole ed una successiva sincronizzazione del sonoro. Se nel caso professionale venne introdotta ben presto la moviola (1924), per filmati amatoriali o a carattere divulgativo si utilizzavano spesso le presse incollatici.||Già nel 1896 Georges Méliès introdusse l'uso di tagli e successivi incollaggi di fotogrammi per ottenere rudimentali effetti speciali. Nel 1915 David Wark Griffith, regista americano, fu il primo ad utilizzare il montaggio per fini narrativi.||Nacque ben presto il lavoro del montatore che doveva tagliare il materiale a disposizione secondo le indicazioni del regista, isolare i singoli elementi e congiungerli a formare le singole scene. Montando tra loro le scene si ottengono le sequenze e poi il film completo.||Se naturalmente si rese da subito necessario utilizzare in ambito professionale strumenti sofisticati come la moviola, soprattutto con l'avvento del sonoro, anche nel campo amatoriale o divulgativo-didattico si dovette ricorrere ben presto alla creazione di dispositivi che semplificassero il taglio e l'incollaggio delle pellicole. Non erano infrequenti le sovrapposizioni inesatte dei due capi di pellicole o le errate distanze tra le perforazioni o le rotture durante le proiezioni. Vennero così ideate le presse incollatici, prima rudimentali (anni '20) costituite da basette in legno con tre alette di cui le due laterali fungevano da presse e quella centrale da taglierina. Poi la pellicola veniva passata con carta abrasiva fine e incollata tenendola nella pressa. Successivamente le presse si perfezionarono, divennero in metallo, con alette con dentini posti alle distanze corrette per inserire i fori di perforazione della pellicola, placche di compressione e taglienti disposti direttamente sulle alette. Esistevano anche presse ad adesivo, ovvero le due parti di pellicola venivano unite mediante un particolare nastro adesivo.||Oggi tutto questo è sorpassato sia in ambito professionale che amatoriale con l'avvento del digitale. Anche quando, in ambito professionale, il girato è in pellicola viene riversato in digitale e lavorato con strumenti informatici. Nel caso amatoriale le videocamere digitali permettono montaggio e qualsiasi tipo di manipolazione (tagli, inserti musicali, dissolvenze, ecc) utilizzando semplici software installati sui computer domestici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301970221
  • NUMERO D'INVENTARIO 9205
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI coperchio scatola - EUMIG||KLEBEPRESSE||PAT. ANGEMELDET.||FUR 9 1/2 FILM - maiuscolo/ numeri - a stampa su carta - DEU
  • STEMMI superiore inferiore, scatola, istruzioni - commerciale - Marchio - Eumig - 4 - un rombo con all'interno la scritta in corsivo "Eumig" dove la lettera G finale si allunga e gira intorno a tutta la parola
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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