flash elettronico, a batterie

ca 1996 - ca 1996

Flash fotografico di forma parallelepipeda, in materiale plastico grigio.||Sulla parete anteriore si trovano la lampada e il sensore TTL (un fotodiodo) protetto da un coperchio in materiale plastico trasparente rosso.||Sulla parete posteriore si trovano il vano porta batterie coperto con uno sportello in plastica, il tasto di accensione, la spia di accensione e quella che indica quando il flash è pronto da usare (ovvero quando il condensatore si è ricaricato).||Sotto è presente lo zoccolo per l'innesto a slitta sull'apparecchio fotografico.||Sulla lampada si può inserire un diffusore di luce per fotografie macro, costituito da una sbarra in plastica trasparente con superficie zigrinata

  • OGGETTO flash elettronico, a batterie
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    PLASTICA
  • MISURE Altezza: 9 cm
    Lunghezza: 4 cm
    Larghezza: 6 cm
  • CLASSIFICAZIONE fotografia
    lampeggiatore
    hot shoe
    industria, manifattura, artigianato
    Fotografia
  • ATTRIBUZIONI Minolta Co. Ltd (1928/ 2003): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Prima della nascita delle lampadine flash, i flash per la fotografia erano realizzati con polvere di magnesio che bruciava, grazie all'innesco di una scintilla, generando un lampo di luce molto intenso. Nel 1925 Vierkötter inventò la prima lampadina flash usando polvere incendiaria inserita in un bulbo in vetro in cui era fatto il vuoto, accesa da un filamento di lampadina (lampadine flash a combustione). In questo modo si risolveva il fastidio del fumo e della polvere di ossido di magnesio causati dalla fiamma in atmosfera libera.||Inizialmente le lampadine flash erano singole e usa e getta, realizzate con bulbi di lampadine vere e proprie, con diversi tipi di innesco (a vite, a baionetta, ecc) e spesso potevano essere pericolosi da usare.||La diffusione delle pile a secco aprì la strada ai primi flash ad accensione elettrica.||Il flash deve essere sincronizzato con l'apertura dell'otturatore. Nei primi flash la sincronia veniva realizzata manualmente facendo scattare il flash e contemporaneamente l'otturatore.||Grazie all'invenzione dei contatti hot shoe inseriti sugli apparecchi fotografici è diventata possibile la sincronizzazione del flash con lo scatto dell'otturatore.||Questo flash fa parte degli accessori che la Minolta ha prodotto per le sue macchine fotografiche reflex SLR a sistema APS.||La Minolta è stata l'unica azienda a produrre una nuova linea di obiettivi ed accessori per gli apparecchi SLR a sistema APS.||Questo flash è stato donato al Museo in occasione della XIII edizione del Salone Permanente delle Innovazioni.||I Saloni dell'Innovazione si sono svolti presso il Museo delle Scienza e della Tecnica negli anni '90 e consistevano in esposizioni temporanee in cui le aziende italiane mostravano i loro prodotti innovativi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301970178
  • NUMERO D'INVENTARIO 13101
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI frontale - VECTIS||SF-1 - maiuscolo/ minuscolo - a stampa su etichetta adesiva - ENG
  • STEMMI frontale - commerciale - Marchio - Minolta Co. Ltd - la scritta "MINOLTA" con la lettera O colorata all'interno e con quattro righe orizzontali in contrasto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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