apparecchio fotografico a cassetta, a fuoco fisso, a pellicola in rullo

ca 1924 - ca 1926

Apparecchio fotografico di forma cubica e di piccole dimensioni, realizzato in legno.||Nella parete frontale è inserito l'obiettivo, a fuoco fisso e costituito da una lente a menisco con apertura 1:12.5, con otturatore a ghigliottina e tre diaframmi costituiti da una lastrina metallica con tre fori di diverso diametro per aperture 12.5, 18, 25.||In corrispondenza dell'otturatore è possibile selezionare la modalità di scatto dell'otturatore, posa o istantanea, e la dimensione del diaframma.||Lo scatto poteva avvenire mediante la levetta di scatto inserita sul porta obiettivo o mediante uno scatto flessibile che si inseriva nell'apposito foro posizionato vicino al pulsante di scatto.||Superiormente è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile, in metallo.||Sbloccando il dispositivo di chiusura posto frontalmente, è possibile aprire l'apparecchio per l'inserimento della pellicola in rullo da 35mm con retro in carta e non perforata.||All'interno sono visibili la piccola camera oscura in legno e i due vani porta bobine della pellicola posti superiormente e inferiormente.||Una rotella posta esternamente in corrispondenza della bobina superiore permette l'avanzamento della pellicola.||Sulla faccia posteriore è presente una finestrella trasparente rossa per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola posta all'interno

  • OGGETTO apparecchio fotografico a cassetta, a fuoco fisso, a pellicola in rullo
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    VETRO
    METALLO
    PELLE
  • MISURE Altezza: 9 cm
    Lunghezza: 8,5 cm
    Peso: 200 g
    Larghezza: 7 cm
  • CLASSIFICAZIONE fotografia
    box camera
    industria, manifattura, artigianato
    Fotografia
  • ATTRIBUZIONI Ernemann (1899/ 1926): progettista/ costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli apparecchi fotografici a cassetta (in inglese "box camera") furono introdotti sul mercato dalla Kodak nel 1888 con il modello Kodak N°1.||Lo slogan pubblicitario diceva: "You push the button - we do the rest.", ovvero tu premi il pulsante e noi facciamo il resto, ad indicare la semplicità d'uso di questo apparecchio fotografico.||Dopo i primi modelli a fuoco fisso e senza possibilità di messa a fuoco o regolazione del diaframma e dei tempi di posa, si ebbero apparecchi, come questo, anche con alcune di queste funzioni ma comunque ridotte a poche possibilità.||Naturalmente con questi strumenti non era possibile ottenere immagini di grande qualità ma chiunque era in grado di non fare errrori ed imparare a comporre un'immagine, far scattare un otturatore e maneggiare un apparecchio fotografico.||Quasi tutti i costruttori di apparecchi fotografici di quel tempo produssero modelli più o meno accessoriati di queste box camera.||Questo apparecchio, nato nel 1924 sotto il marchio Ernemann continuò ad essere prodotto sotto il marchio Zeiss Ikon fino al 1929 circa.||Questo modello fu uno dei primi ad utiizzare pellicole da 35mm. Queste pellicole avevano il retro in carta e non erano forate longitudinalmente come le successive 35mm
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301970077
  • NUMERO D'INVENTARIO 6044
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI frontale - MUSEO SCIENZA||6044||MILANO - maiuscolo/ numeri - a incisione e stampa su targhetta in metallo blu -
  • STEMMI laterale, obiettivo - commerciale - Marchio - 2 - triangolo con i lati convessi, inscritto in una circonferenza||sotto la scritta Ernemann
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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