tester a raddrizzatore

ca 1977 - ca 1977
Miselco S.n.c (notizie Sec. Xx Seconda Metà)
notizie sec. XX seconda metà

Ciascuno di questi tester è dotato di un astuccio in plastica nera che contiene lo strumento di misura, una coppia di puntali (mancante in due casi) e un manuale di istruzioni per l'uso (mancante in due casi). Ciascun tester è di forma parallelepipeda e presenta, sulla faccia superiore, il quadrante con le scale di lettura delle misure, un commutatore rotante per la selezione della portata richiesta, un deviatore a slitta per la selezione della tipologia del segnale.||Sono presenti cinque scale di lettura. Una scala non lineare, di colore nero, per le misure di resistenza (da 0 a 10 KOhm); una scala, di colore nero, per misure di corrente continua, tensione continua e alternata (con scala graduata da 0 a 100 per le correnti e da 0 a 30 per le tensioni, che permette misure diverse a seconda della portata stabilita) e per misure di uscita in V BF (da 10 a 1000); una scala di colore rosso per misure di corrente alternata (fino ad 1A); una scala rossa e nera che permette misure di tensione in uscita in dB (lato in rosso, da -10 a +21) e misure di capacità (lato in nero, da 0,1 a 10µF).||Il commutatore rotante permette di selezionare la portata: da 100mV a 1000V, da 50µA a 10A, da 10µF a 10.000µF (posizionandolo rispettivamente su x1Ohm, x1KOhm).||Il deviatore presenta tre posizioni possibili: misure di grandezze continue (=), misure di grandezze alternate (~), misure di resistenze e capacità (Ohm).||Lateralmente è inserita una rotella per il posizionamento a zero dell'indice dello strumento.||Superiormente sono posizionate le boccole per i collegamenti dei puntali: una per la messa a terra, una per le misure con portata 10A, l'altra per i collegamenti nelle altre combinazioni possibili (altre portate, misure di uscita e di resistenze e capacità).||Per le misure di resistenza è necessario inserire due pile da 1,5V

  • OGGETTO tester a raddrizzatore
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    PLASTICA
  • MISURE Altezza: 5 cm
    Lunghezza: 4 cm
    Larghezza: 14 cm
    : 11 cm
    : 13 cm
  • CLASSIFICAZIONE Elettrotecnica
    Strumenti di misura
    fisica
    elettricità e magnetismo
    industria elettronica ed elettrotecnica
  • ATTRIBUZIONI Miselco S.n.c (notizie Sec. Xx Seconda Metà): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634302
  • NUMERO D'INVENTARIO 11233
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI frontale, su ogni tester - tester 20k - maiuscolo - a stampa - ENG
  • STEMMI frontale - commerciale - Marchio - Miselco s.n.c - 3 - miselco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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