apparecchio fotografico a cassetta, a lastre 6x9cm

ca 1890 - ca 1900
A. Aivas (notizie Fine Sec. Xix)
notizie fine sec. XIX

Questo apparecchio fotografico di piccole dimensioni, costruito in legno, ha forma parallelepipeda e maniglia in pelle per il trasporto.||Sono presenti due mirini a riflessione per pose in verticale e in orizzontale.||L'obiettivo, a fuoco fisso, è inserito all'interno della cassetta ed è coperto da uno sportello scorrevole in metallo.||Mediante una levetta posta vicino alla maniglia è possibile aprire e chiudere l'otture costituito da due lastrine scorrevoli in metallo, per consentire l'ingresso della luce durante la posa.||La parete opposta all'obiettivo è apribile per permettere l'inserimento dei portalastra caricati con lastre in vetro (formato 6x9cm) e per la manutenzione.||Una leva ad S governa il meccansimo di cambio lastre a caduta.||Lateralmente una parte della parete della cassetta è apribile: all'interno troviamo una sacca in pelle per l'immagazzinaggio delle lastre e, sullo sportello, un contapose manuale (da 1 a 12)

  • OGGETTO apparecchio fotografico a cassetta, a lastre 6x9cm
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    VETRO
    METALLO
    PELLE
  • MISURE Altezza: 11 cm
    Lunghezza: 15 cm
    Larghezza: 8,5 cm
  • CLASSIFICAZIONE fotografia
    magazine box camera
    industria, manifattura, artigianato
    Fotografia
  • ATTRIBUZIONI A. Aivas (notizie Fine Sec. Xix): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli apparecchi fotografici a cassetta (in inglese "box camera") furono introdotti sul mercato dalla Kodak nel 1888 con il modello Kodak N°1.||Lo slogan pubblicitario diceva: "You push the button - we do the rest.", ovvero tu premi il pulsante e noi facciamo il resto, ad indicare la semplicità d'uso di questo apparecchio fotografico.||Dopo i primi modelli a fuoco fisso e senza possibilità di messa a fuoco o regolazione del diaframma e dei tempi di posa, si ebbero apparecchi anche con alcune di queste funzioni ma comunque ridotte a poche possibilità.||Naturalmente con questi strumenti non era possibile ottenere immagini di grande qualità ma chiunque era in grado di non fare errrori ed imparare a comporre un'immagine, far scattare un otturatore e maneggiare un apparecchio fotografico.||Quasi tutti i costruttori di apparecchi fotografici di quel tempo produssero modelli più o meno accessoriati di queste box camera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634083
  • NUMERO D'INVENTARIO 6056
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI laterale - MUSEO SCIENZA||6056||MILANO - maiuscolo/ numeri - a incisione e stampa su targhetta in metallo blu -
  • STEMMI laterale - commerciale - Marchio - A Aivas - COMPTOIR FRANCAIS||DE PHOTOGRAPHIE||A. AIVAS||29, Rue Vivienne, PARIS
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1890 - ca 1900

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'