motore elettromagnetico a campo rotante

post 1940 - ante 1960

L'oggetto è composto da una struttura portante in legno di forma rettangolare; questa, nel momento dell'utilizzo, viene posizionata verticalmente. Il suo bordo presenta una gola entro la quale sono fatti passare alcuni giri di cavo conduttore in modo che tutto il supporto si comporti in effetti come una bobina elettrica. Nel suo centro è ricavata una sede entro la quale è incastrata perpendicolarmente una seconda bobina a sezione circolare. Un piccolo cilindro in rame è appeso tramite un filo in cotone ad uno dei bordi della bobina primaria in modo tale, che lasciato libero, si venga a posizionare in un punto che si trova al contempo nel centro della bobina principale e sull'asse della secondaria.||Sulle due bobine sono presenti spezzoni di cavo conduttore per l'alimentazione elettrica

  • OGGETTO motore elettromagnetico a campo rotante
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    FERRO
    Rame
  • MISURE Profondità: 13,0 cm
    Altezza: 10,5 cm
    Lunghezza: 18,0 cm
    Peso: 1,8 kg
  • CLASSIFICAZIONE induzione elettromagnetica
    fisica
    elettricità e magnetismo
    industria elettronica ed elettrotecnica
    modelli, rappresentazioni e materiali didattici
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In occasione dell'"Esposizione Universale di Chicago" del 1933, il Governo degli Stati Uniti aveva invitato i Governi del Mondo a collaborare. Il tema dell'Esposizione, dal titolo "A Century of Progress" (Un secolo di Progresso), riguardava lo sviluppo scientifico ed industriale dei cento anni precedenti e le sue ricadute sulle condizioni di vita delle persone e sullo sviluppo delle città moderne. Lo stesso Hoover, Presidente degli Stati Uniti, in un discorso del 6 Novembre 1929 aveva invitato i Governi del Mondo a partecipare.||Il Governo Italiano pareva deciso a non partecipare, soprattutto per motivi economici. Ma l'esplicita richiesta, nel Gennaio 1931, da parte del "Museum of Science and Industry" di Chicago di una collaborazione italiana alla raccolta di riproduzioni di modelli degli strumenti scientifici inventati da italiani o utilizzati da scienziati italiani per le loro invenzioni e scoperte, portò a un mutamento di rotta.||Il 5 Ottobre 1932, il Podestà di Milano, Duca Marcello Visconti di Modrone, informava Guido Ucelli, in quanto ideatore del Museo Industriale di Milano, della decisione del Governo Italiano di affidare al C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la partecipazione italiana all'Esposizione di Chicago. Con il finanziamento stanziato, il C.N.R. doveva far eseguire copie di cimeli e modelli di apparecchi che documentassero il contributo dell'Italia al progresso della Scienza e della Tecnica.||Gli oggetti dovevano essere realizzati in 4 copie: una per l'Esposizione di Chicago che poi sarebbe rimasta al Museum of Science and Industry, una per il Museo di Londra, una per il Museo di Monaco ed una per il "Museo Nazionale della Scienza e dell'Industria" (denominazione più volte modificata) che doveva nascere in Italia. Infatti, sotto la spinta di Guglielmo Marconi, allora Presidente del C.N.R., si era avviato il progetto per la realizzazione di tale Museo a Milano, sotto la guida dell'Ing. Guido Ucelli.||Nel 1947 Marconi fa consegnare ad Ucelli il materiale documentario sull'Esposizione di Chicago. Nello stesso anno la Fondazione che si occupava della creazione del Museo di Milano, viene denominata "Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica" e viene riconosciuta Ente Morale.||Il 15 Febbraio 1953 viene inaugurato il Museo, nella sede attuale.||Nello stesso anno il C.N.R. dona al Museo le prime riproduzioni di strumenti realizzate in occasione dell'Esposizione di Chicago. Nel 1949 aveva già consegnato il materiale documentario corrispondente.||Questa riproduzione fa parte di questi beni. Si tratta della riproduzione di primo tipo di motore a campo rotante di Galileo Ferraris ed è stato esposto nella Sezione degli "Apparecchi Storico-Didattici" della "Sezione di Fisica" del Museo della Scienza e Tecnica di Milano, realizzata nel 1956 ca. ||Questa sezione era stata realizzata per illustrare alcune tappe fondamentali nello studio della Fisica intesa come conoscenza dei fenomeni e delle leggi della Natura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300633763
  • NUMERO D'INVENTARIO 2096
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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