ritratto di un marchese di Castel Rodrigo a cavallo. ritratto di un marchese di Castel rodrigo a cavallo

dipinto,
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Velazquez De Silva Diego Rodriguez, Scuola: esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Imbersago (LC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è forse da identificare con il "Ritratto di D.n Cristoforo Moura", riferito a Velazquez e stimato £ 10.000, menzionato nell'inventario del 1874 delle opere e degli oggetti conservati nel Palazzo Orsini Pio Falcò di Savoia di Via Borgonuovo n.11 a Milano (cfr. Biblioteca Ambrosiana, Archivio Falcò Pio, cart. 132). Don Cristoforo de Moura y Tavora (m. 1613) fu il primo marchese di Castel Rodrigo, primo ministro e favorito di Filippo II e divenne l'artefice dell'unione fra Spagna e Portogallo. Creato I conte di Castel Rodrigo dallo stesso Filippo II, fu elevato in seguito marchese; sposò Margherita Corte Real y Silva Mascarenas, da cui ebbe sette figli, quattro femmine (una di queste, Donna Maria de Mendoza, sposò nel 1616 Don Alfonso del Portogallo, ed un'altra, Donna Beatrice de Tavora, si maritò con il III Duca di Alcalà) e tre maschi, tra i quali Don Manuel ereditò il titolo ed il marchesato. Un ritratto di Velazquez è ricordato nel Palazzo Orsini di Milano nella guida "Milano e il suo territorio" del 1844 (vol. II, p. 282), che fu probabilmente esposto in seguito nel 1872, insieme ad altri cinque quadri della Collezione Pio Falcò, all'esposizione di opere di collezionisti privati a Brera, ove venne indicato come "Ritratto di un cavaliere di Calatrava dei Conti di Castel Rodrigo" (Catalogo delle opere di arte antica esposte nel palazzo di Brera, Milano 1872, n. 14; la segnalazione è ricavata da A. Morandotti, Fonti per la storia del collezionismo: il ruolo della fotografia a Milano nell'Italia postunitaria, 1870-1910 ca., 1999, nota n. 29, pg. 53; dello stesso autore, in relazione anche agli spostamenti della Collezione Pio Falcò da Milano a Imbersago, ipotizzati nell'ultimo decennio dell'800, in relazione alle agitazione del 1898, si veda "Dai palazzi di città alle ville di campagna: il collezionismo privato e il 1898", in "Milano 1848-1898 ascesa e trasformazione della capitale morale", Milano 2000, p. 232). Nel 1945 un dipinto di Velazquez è menzionato da G. Bascapè in "I palazzi della vecchia Milano" (Milano, 1945, p.197), insieme ad altre due opere di questo pittore ancora in collezioni private milanesi, e precisamente nella Gnecchi-Turati (ib., p. 183) e nella Serbelloni (ib., p. 292). Non è possibile stabilire con certezza se si tratti dello stesso quadro ora nella Villa Mombello e qui esaminato, oppure se sia da individuare con l'altro ritratto equestre, riferibile alla cerchia di Velazquez, conservato sempre a Imbersago (cfr. scheda n. 00196632), o se possa essere un altro dipinto di questo autore, di cui non si conosca l'attuale ubicazione. Forse qualche chiarimento potrebbe provenire dalla consultazione del volume di G. Rubsamen, The Orsini Inventories, Malibu, 1980, pubblicato dal Getty Trust e segnalato da A. Morandotti nel saggio "Vedute di interni come fonti per la storia del collezionismo", in "Sette racconti ottocenteschi, percorsi tra arte e storia del XIX secolo", a cura di R. Pavoni, 1997, nota n. 4, p. 71. Resta da segnalare che se il personaggio raffigurato nel dipinto qui esaminato è Don Cristoforo Moura, I marchese di Castel Rodrigo, morto nel 1613, difficilmente poteva essere stato eseguito da Velazquez , che all'epoca aveva solo quattordici anni essendo nato nel 1599. Potrebbe trattarsi però di una imperfezione nell'individuazione del personaggio nell'Inventario del 1874, precedentemente menzionato, che, anche in altri casi, risulta generico (si vedano ad esempio i ritratti degli Orsini, segnati ai numeri 2,3,4, indicati ciascuno semplicemente come "Ritratto di Orsini")
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300196633
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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