paliotto, opera isolata - manifattura italiana (seconda metà sec. XVI)
paliotto,
Cannettato di seta color sabbia trafilato in oro e ricamato ad alto rilievo in oro filato, trafilato, lamellare e cordonato. Il disegno si articola in corone riunite fra loro da palmette in uno schema romboidale in cui sono racchiuse tre spighe di grano tenute insieme da un grosso nodo. Al centro, tre acudi allineati verticalmente, ognuno sormontato da corona, con al centro il monogramma "FM"
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
seta/ cannettato
filo/ doratura/ lamellatura
- LOCALIZZAZIONE Gandino (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno, la tecnica del ricamo ed i materiali usati sono tipici dei tessuti più pregiati della seconda metà del Cinquecento, di manifattura milanese o genovese. Quasi sicuramente si tratta dello stesso "parapetto di broccato masitio et ricamato donato dall'Ill.mo signori Baroni (Giovanelli) che fu avanzo di fornimenti di un cocchio della Maestà dell'Imperatore che veramente è cosa meravigliosa e ricca" citato dal parroco protempore di Gandino, in una lettera del 1669 (Biblioteca civica di Bergamo: MS: chiese di diocesi di Bg). La tipologia del tessuto, le iniziali e la corona parrebbero confermare che il tessuto fu eseguito per Massimiliano II (Imperatore dal 1564 al 1576). Secondo il Fornoni il tessuto servì a foderare l'interno di un cocchio imperiale che Ferdinando donò a Gualtiero Giovanelli; più tardi la famiglia Giovanelli, gandinese, fece dono di alcuni pezzi del tessuto alla Basilica. Il paliotto e la sua origine sono citati anche dal Pandolfi e dal Serra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300072203
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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