stemma della famiglia Torre

dipinto murale staccato, post 1550 - ante 1599

In campo azzurro, torre rossamerlata con due lance incrociate terminanti in gigli d'oro, scudo accartocciato giallo con testina di putto alato nelle quattro direzioni, sfondo bianco racchiuso da un bordo marrone violaceo ai cui lati ci sono due colonne bianche dai capitelli e dai fregi d'oro

  • OGGETTO dipinto murale staccato
  • MATERIA E TECNICA intonaco staccato/ applicazione su tela
  • ATTRIBUZIONI Baschenis Cristoforo Il Vecchio (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Averara (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dallo stemmario del Camozzi (n. 2322) e anche dall'iscrizione, questo stemma risulta essere quello dei Torre. La famiglia Torre, risulta presente in questi territori da diversi secoli: infatto essi furono anticamente, prima del 1273, capitani di Primaluna in Valsassina, paese cui faceva capo la plebania cui Averara stessa apparteneva. La delimitazione dello spazio mediante colonne è talmente simile a quella con cui sono divisi i riquadri delle storie di San Bernardino, affrescate nel 1564 da Cristoforo Baschenis il Vecchio nella Chiesa di San Bernardino a Lallio (BG) da potersi ritenere coeve e addirittura della stessa bottega. Come a Lallio le semicolonne si addossano a pilastri e hanno il fusto ornato all'entasi con stilizzati motivi vegetali mentre festoncini a perline incrociati compaiono al di sotto del capitello dorato; come a Lallio, inoltre, questi pilastri sostengono una trabeazione, priva però di didascalie che il pittore di Averara ha comunque inserito alla base tra i due pilastri. Va tenuto presente inoltre che la suddivisione dello spazio usata a Lallio è esemplato su quella che Simone Baschenis usò nella chiesa di San Virgilio a Pinzolo. COnsiderando il fatto che Cristoforo Baschenis nacque ad Averara attorno al 1520 e risulta ancora residente nella frazione di Colla da documenti del 1566/1568 custoditi nell'archivio della Parrocchia di Santa Brigida, sembra molto probabile che a lui e a quest'epoca si possa attribuire questo affresco.Bibliografia: Bellotti B., Storia di Bergamo, Bergamo, 1959, vol. II, p. 148 e segg. - Maironi da Ponte G., Dizionario odeporico ossia storico-politico naturale della provincia bergamasca, Bergamo, 1819, vol. I, p. 36 - Camozzi C., Stemmi delle famiglie bergamasche o oriunde della provincia di Bergamo, Bergamo, 1888, Bibl. Civ., n, 2322 - Passamani B., Cristoforo Baschenis il Vecchio, in I pittori Bergamaschi, Il Cinquecento, Bergamo, 1978, vol. IV, pp. 49/67
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300067877
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sotto lo stemma - ... CURASSE IACO .../ A ... SIMUL/ BR ... BAPTISTA TURESIS/ CARDINIS .../ UT DIE - stampatello maiuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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