L'ostensione della Sindone in Piazza Castello a Torino

Quadro,

Il dipinto raffigura la piazza Castello di Torino in occasione dell'ostensione della S. Sindone. Lo sfondo è dominato dal palazzo ducale, preceduto dal padiglione per l'esposizione del Sacro Lino. All'interno della piazza, sui balconi e sui tetti dei palazzi (si possono vedere le cupole di S. Lorenzo, della cappella della Sindone e quella del Duomo) sono rappresentati un gran numero di personaggi minuziosamente descritti: ecclesiastici, militari, borghesi, popolani. A destra, la facciata seicentesca del castello ospita il palco della Corte, con più in basso i suonatori

  • OGGETTO Quadro
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bolckman Peeter (1640/ 1710)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1684, in occasione del matrimonio tra Vittorio Amedeo II con Anna d’Orlèans, avvenne in piazza Castello a Torino una solenne Ostensione della Sindone, a sottolineare l’alto valore simbolico della reliquia (trasferita da Chambéry a Torino nel 1578) in rapporto alla devozione cittadina ad alla vita di corte. È questo il momento ritratto qualche anno più tardi, nel 1686, da Peeter Bolckman, artista olandese operante tra la seconda metà del Seicento e l’inizio del Settecento presso la corte sabauda. Si tratta di uno dei più vivaci e brillanti dipinti dell’artista, illuminato da una moltitudine di personaggi minuziosamente descritti e dal colore intenso. L’artista si era già cimentato con successo nel dipingere le folle sin dal primo suo dipinto documentato a Torino, la “Distribuzione delle Elemosine concessa dalle Altezze Reali” pagato dal duca sabaudo nel 1679, e che dimostra sin da subito la sua abilità in un genere che troverà ampio mercato e gradimento in Piemonte e presso la corte sabauda. La piazza, ripresa con una impostazione prospettica già vista ad esempio nelle incisioni su disegno di Borgonio nel Theatrum Sabaudiae (1682), è gremita fino all’inverosimile da una folla variopinta: i personaggi, dipinti con realismo ed accuratezza, rappresentano tutti i ceti sociali, dal mendicante che riceve l’elemosina, passando per la venditrice di frutta (che consente all’artista di mostrare la sua bravura anche nelle composizioni di natura morta), fino via via a descrivere gli ecclesiastici suddivisi nelle varie Congregazioni; nonché, infine, tutta la Corte, schierata sui balconi e balconate, a riempire ogni singolo spazio, secondo un modello descrittivo appreso da Bolckman nel suo apprendistato romano. Documentato nell'inventario di Palazzo Reale di Torino fino al 1880, il dipinto fu trasferito nel castello di Racconigi da Umberto di Savoia nel 1937, per arricchire la cospicua collezione di opere, composta da dipinti, disegni, ricami ed incisioni, relativo al tema della Sindone, raccolta in breve tempo dall'ultimo re d'Italia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405062
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6669
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - P. BOLCKMAN 1686 - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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