Salome consegna la testa di San Giovanni Battista a Erodiade

dipinto, 1625 - 1649

Personaggi: Erode; Erodiade; Salomè; San Giovanni Battista (testa mozzata). Figure: servitori; ancelle; musicista. Attributi: (Erode) corona. Oggetti: bacile; brocche; scanno; spinetta; trono; tavola; tappeto. Vegetali. Architetture: edifici

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 110
    Lunghezza: 160
  • ATTRIBUZIONI Ricchi Pietro Detto Lucchese (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mancano indicazioni inventariali precise per questa tela. Fin dal 1659 erano segnalati nella chiesa 6 quadri con episodi dalla vita di San Giovanni Battista, ma attualmente non risultano dipinti con questi soggetti, ad eccezione del quadro in esame, che potrebbe essere l'unico sopravvissuto di quella serie. Tale ciclo costituiva per altro una norma per le chiese del Cusio, solitamente comprensive di dipinti con la vita del santo titolante la parrocchia, spesso con grandi formati, se pure questa non era una regola, ma presumibilmente dipendeva dallo spazio disponibile della navata, ove i quadri erano destinati a stare appesi. In alternativa all'ipotesi dell'appartenenza del dipinto in esame alla serie citata, si può pensare ad una sua provenienza da una donazione di un devoto, ma in assenza di documenti precisi anche tale prospettiva rimane nel dubbio. Quanto all'artefice, è da considerare la sua estraneità ad ambiti lombardi o novaresi, come nel consueto sono da riportare la maggior parte delle opere figurative presenti nel territorio. Una disamina dettagliata della tela orienta infatti in direzione di Pietro Ricchi e cerchia, a cui ho riferito in tempi recenti un dipinto con Cena di Baldassarre collocato nella sacrestia della basilica dell'isola di San Giulio, proveniente quasi certamente dalla munificenza di un benefattore. Il nostro dipinto ha perso le originarie lumeggiature, in presenza di uno spesso strato di sporcizia che ne rende difficile la lettura soprattutto sotto l'aspetto della sostanza pittorica. Tuttavia sono presenti ancora degli aspetti che permettono di assegnare al dipinto l'ambito attributivo citato. Si vedano ad esempio l'interpretazione della scena sacra come un soggetto di genere, secondo un gusto narrativo ma anche estroso, la prevalenza dell'ambientazione, l'uso delle forme minute per le figure, aspetti questi più usati dal pittore lucchese nei quadri di destinazione privata, come la recente mostra a lui dedicata, aha testimoniato.L'edificio sul fondale, sovrastato alla sommità da alcune figurine, che si ripetono nella parte bassa delle arcate, è un preciso richiamo alle analoghe miniaturistiche immagini apposte alla spalle del convivio nel quadro dell'isola, accanto ad alcuni raffinati preziosismi di retaggio ancora manieristico come le brocche in primo piano. Tale attribuzione è comunque da valiare e da verificare anche in relazione alla committenza, considerando che le propensioni migratorie dei cusiano, valide anche per Bolzano novarese, potevano aver determinato scelte figurative differenti dal territorio di origine, da leggersi invece in rapporto alle località di emigrazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100175177
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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