RESTI DI STRUTTURE ROMANE PRESSO LA MANSIO DI QUADRATA (mansio)

Verolengo,

Nel 1923 tra Verolengo e la fattoria del Quarino Bianco, a circa 800 m a S-W, presso la cascina della Congregazione, durante lavori agricoli vennero in luce le fondamenta mal conservate di un ambiente largo 1.50 m. e lungo più di 3.20 m. Gli accertamenti effettuati da Barocelli hanno rilevato muri di lateres (in media 30x45x6 cm) con incavo di presa per la mano, posati di piatto, così che la larghezza del muro corrisponde alla lunghezza dei mattoni stessi (cm 45). All'interno del vano sono stati rilevati resti di un pavimento in battuto con frammenti di laterizi e calce. Dispersi nello spazio erano alcuni laterizi circolari ad uso di colonnette, interpretati da Barocelli come suspensurae di un ipocausto o bagno. Questo vano si collega con i resti di altre fondamenta di muri, conservati per pochi ricorsi, che si estendevano per una lunghezza di almeno 20 di m. e che al tempo degli scavi si intravedevano nella vegetazione, senza che se ne potesse determinare l'andamento. Il materiale ceramico rinvenuto è molto scarso e l'unico oggetto degno di nota è una sorta di gancio con appendice a dito umano, insieme a oggetti in arenaria conformate a mo' di accette. Le strutture rilevate dovevano essere collegate alla presenza della mansio di Quadrata, ma non è possibile dire quali funzioni svolgesse, se si trattasse di una stazione agricola oppure di un complesso destinato al ricovero dei viaggiatori, o fosse pertinente ad un abitato al quale è da riferirsi con tutta probabilità la necropoli tardo romana rinvenuta in frazione Benne a metà degli anni '80 durante lavori stradali

  • OGGETTO mansio
  • LOCALIZZAZIONE Verolengo (TO) - Piemonte , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Complessi archeologici
  • INTERPRETAZIONE Strutture pertinenti ad un complesso agricolo o residenziale da riferirsi all'antica mansio di Quadrata, sulle cui rovine sarebbero state edificate le fattorie di Quarino Bianco e Quarino Rosso. La collocazione della mansio (ovvero una delle stazioni di sosta dotate di alloggi e servizi di cambio e rifornimento, sull'itinerario Ticinum - Laumellum - Cuttiae - Rigomagus - Ceste - Quadrata - Settimo - Augusta Taurinorum), in corrispondenza delle due cascine, è il risultato di un lungo dibattito di studi iniziato tra gli eruditi nel XVII sec. Questi localizzavano la stazione ora a nord, ora a sud del Po, basandosi su notizie documentarie e toponomastiche, talvolta riferendosi a semplici assonanze nel nome, come nel caso della medievale San Michele di Quadradula, o ancora sulla scorta di tendenze campanilistiche. Il primo degli storici a collocare la mansio presso Verolengo fu Vincenzo Druetti, in considerazione della scoperta nel 1880 di un miliario di età costantiniana presso Quarino Rosso, che attesta interventi di restauro sulla strada, e delle ricerche archeologiche intraprese a partire dalla fine del XIX sec. per iniziativa di studiosi come Vittorio Dal Corno, al tempo ispettore della Soprintendenza alle Antichità. Nel territorio del comune, presso le frazioni di Benne ed Arborea non erano rari i ritrovamenti superficiali di materiali da costruzione antichi, ma anche di manufatti bronzei e marmorei, o tombe isolate. Scavi di Dal Corno presso le cascine dei Quarini hanno rivelato fondamenta romane in ciottoli fluviali legati da malta di buona qualità, nonché molti elementi del paramento in marmo (tesserae e crustae), e alcune monete di Agrippina, Lucio Vero, Alessandro Severo, Cloro e Galerio, quindi dal I agli inizi del IV sec d.C. Si inferisce da queste testimonianze la presenza di una struttura di ampio respiro e di una cera importanza, costruita con cura e con materiali di pregio. Il toponimo Quadrata appare menzionato per la prima volta nei Vasi di Vicarello risalenti all'età augustea-tiberiana, in seguito compare nell'Itinerarium Antonini, che rielabora liste itinerarie forse dell'età di Caracalla e comprende probabilmente un elenco di sedi di raccolta dell'annona della fine del III sec. d.C., e infine nell'Itinerarium Hyerosolimitanum del 333 d.C. In base alla Notitia Dignitatum, che menziona un “praefectus Sarmatorum Gentilium Quadratis et Eporizio”, sappiamo che agli inizi del V sec. era stanziata a Quadratis (nella forma maschile tardo-antica), così come a Eporedia, una guarnigione di Sarmati, a presidio di una sorta di “bretella” Eporedia - Quadrata, che metteva in comunicazione i due assi principali Novaria - Vercellae - Eporedia - Augusta Pretoria e Ticinum - Augusta Taurinorum. Il sito non compare nella Tabula Peutingeriana, nella quale la strada Pavia - Torino passa via Vercelli e Ivrea, segno del fatto che già verso la fine del V sec. il tratto diretto era caduto in declino e si preferiva un percorso più lungo e tortuoso, ma più sicuro. Di conseguenza le mansiones poste sul vecchio tracciato declinarono rapidamente. La necropoli rinvenuta a Benne e alcune pievi sorte in corrispondenza delle stazioni di servizio romane (Trino, Palazzolo) suggeriscono che almeno fino all'alto Medioevo vi fu continuità di frequentazione da parte di piccole comunità dislocate lungo il Po. In pieno Medioevo il toponimo Quadrata sembra scomparso, ma appare un Quadrato in bolle papali del XII-XIII sec., mentre in un documento del 1305 si menziona una chiesa di S. Paolo de Quarato. In un regesto di documenti del 1440 e 1470 compare il toponimo di Quaretum, mentre a partire dalla fine del XVI sec. sembra sia attestata la forma Quarino attualmente in uso
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100070556
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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