Villa rustica con successivo impianto di chiesa funeraria (villa, struttura abitativa)

Ticineto, ca metà III d.C - ca VI d.C

A partire dal 1975, una serie di ricerche archeologiche sistematiche ha identificato ampi resti di edifici e un cimitero riferibili a diverse fasi di insediamento dall’età tardoantica a quella preromanica. Alla prima fase insediativa, databile ad età tardoromana, appartengono alcuni ambienti disposti ad ali intorno ad un cortile quadrangolare, identificabili con una porzione di una villa rustica. L’ala NW comprende un ambiente rettangolare diviso in navate longitudinalmente con due file di pali di sostegno, con funzione forse di magazzino o deposito per attrezzi agricoli. L’ala SW presenta due aule absidate affiancate ad un vano centrale e precedute da un portico in facciata, destinate probabilmente ad uso residenziale. Grazie al rinvenimento di monete è possibile collocare la fase di vita della villa tra la metà del III e la metà del IV sec. d.C., che tuttavia si imposta su livelli di frequentazione precedenti (I-II sec. d.C.). L’estensione dell’insediamento romano e l’orientamento delle strutture, coerente con le tracce di centuriazione, fanno pensare ad un impianto di una certa importanza. Successivamente (età tardoantica: fine IV-V sec.) il magazzino dell’ala NW viene trasformato in aula quasi quadrata (m. 8,25 x 8,35) con ampia abside semicircolare connessa alla navata da un arco di trionfo, rafforzata all’esterno con una coppia di contrafforti e integrata a S da due ambienti. Tra il V e il VI sec., l’edificio perde la sua funzione civile e la struttura venne trasformata in chiesa articolata in due navate absidate e facciata obliqua, costruita con materiale di spoglio e conservata solo in fondazione. Tutta l’area viene adibita a cimitero, con tombe a fossa, orientate e senza corredo, e qualche tomba alla cappuccina. Esse si dispongono intorno al complesso absidato ricavato nelle strutture romane, nell’area dell’antico cortile e presso la facciata dell’aula absidata usata inizialmente come chiesa o cappella funeraria. Qui si sovrappongono presso una tomba a cassa in muratura coperta con lastroni. La disposizione delle tombe porta ad ipotizzare una funzione prevalentemente funeraria della chiesa. Nell’alto medioevo una nuova chiesa si sovrappone in parte alle strutture precedenti. Essa presenta proporzioni più allungate e un’articolazione in due navate absidate e facciata obliqua. Nell’area dell’ala SW della villa, si imposta un impianto artigianale con la messa in opera di grandi fosse rotonde per la cottura della calce. La data di utilizzazione dell’area è da collocarsi intorno alla metà dell’XI sec. I pochi muri in elevato presentano diverse tessiture in virtù dei diversi interventi edilizi: ciottoli legati da malta più o meno tenace, opera a spina di pesce listata o non listata, opera in soli corsi orizzontali con malta bianca sabbiosa

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