strage degli innocenti

miniatura, 1429 - 1429

Iniziale istoriata a corpo arancio con 4 nodi in arancio, azzurro, verde e rosa con filigrana bianca su fondo oro, ornata all'esterno con foglie di acanto in rosa, verde, arancio e azzurro e gocce dorate, con fogliette e caulicoli negli stessi colori, di cui quelli lungo il margine sinistro della carta terminano ciascuno in una testina rosa. Nel campo interno a fondo oro ornato da cornice giallo e arancio a ovoli, è raffigurata la strage. Nella parte superiore c'è Erode con corona in oro e manto rosso profilato di ermellino, su veste azzurra, e si affaccia da un palazzo rosso scuro. In alto 2 angeli nimbati in azzurro e rosso portano in cielo le anime dei bambini. In basso sullo sfondo del palazzo i soldati, con copricapo in rosso e grigio, con corazze e vesti in rosso, giallo, azzurro ,uccidono con le spade e ibambini, uno dei quali èavvolto in fasce bianche, mentre un altro è nudo, e le madri (con veli bianchi, capelli castani, vesti in rosso e azzurro) cercano a stento di trattenerli

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ inchiostro/ pittura a tempera/ doratura/ miniatura
  • MISURE Altezza: 250 mm
    Larghezza: 190 mm
  • ATTRIBUZIONI Giovan Battista Di Biagio Sanguigni (1393/ 1451)
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice appare ricordato nel commento del Milanesi alle Vite di Vasari (1850) e nella successiva opera di Pini e Milanesi, che ritengono riferito a questo codice un documento di pagamento del 1429, pubblicato anche dalla Levi D'Ancona(1962, p.191). Descrittto semplicemente dal D'Ancona (1914), il codice viene valutato per la prima volta dal puntodi vista stilistico da A. M. Ciaranfi (1932) e dal Salmi (1954).E' attribuito a Matteo Torelli dalla Levi D'Ancona (1961; 1962, p.234), la quale nega l'attribuzione a Rossello di Jacopo Franchi, che era stata proposta dal Milanesi (1850) e da Thieme e Becker (1916), che suggeriscono, per alcune miniature, (ma non dicono quali) il nome di Giovanni Battista di Biagio Sanguigni (1393-1451). Il Marchini (1963) attribuisce il codice alla collaborazione di Matteo Torelli e Rossello di Jacopo Franchi, riferendo al manoscritto un documento di pagamento datato 1428, che fa il nome di quest'ultimo pittore. Egli esprime la forte probabilità che il documento (Prato, Archivio Datini, Pieve di S. Stefano, Libro d'Entrata ed uscita, n. 1167, 1428)si riferisca al nostro codice (che èdel 1429) immmaginando che le miniature siano state eseguite pima della rilegatura.Il Machini attribuisce le iniziali istoriate a tre mani diverse, tutte influenzate dallo stile di Lorenzo Monaco. Assegna per motivi stlistici al primo pittore (Rossello di Jacopo Franchi) e le iniziali di c. 53v (S. Giovanni Evangelista) e di c. 51 (Martirio di S. Stefano); al secodno pittore (Mattero Torelli) le iniziali di c. 48v (S. Sefano in trono); c.43v (Adorazione del bambino), e c. 3r (il re dAvid e l'Eterno); al terzo pittore (Giovan Battista di Biago Sanguigni)attribuisce le iniziali di c. 61v (S. Tommaso Becket); c. 68r (S. Silvestro), c. 67r (SS.Innocenti); c. 36r (Gesù Bambino); c. 51r (la parte superiore del'iniziale); e c. 3r (iniziale eseguita su disegno del Torelli). L'ipotesi sembra accettabile, considerando il diverso stile e la diversa qualità di esecuzione dei tre gruppi idi iniziali istoriate, di cui i primi due sono i più pregevoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161618-8
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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