Viale della Rimembranza di San Demetrio ne' Vestini

Comune Di San Demetrio Ne' Vestini, ante 1923/04/06 -

Il Viale della Rimembranza di San Demetrio non compare nell’elenco fornito dall’on. Dario Lupi dei Parchi e Viali già inaugurati al 15 ottobre 1923. Le fonti d’archivio mostrano però come già nell’aprile 1923 il relativo Comitato - costituito dal segretario comunale Nicola Chelli, il giudice avv. Loreto Nisii, il corpo insegnante ed un rappresentante del Fascio locale - si fosse già attivato per la sua realizzazione, tanto da sancirne la fondazione ufficiale con delibera comunale del 10 aprile (v. allegato). Con tale atto si individuò il sito in una porzione del tratto stradale di Via IV Novembre. Le medesime fonti mostrano come i lavori dovettero iniziare già nella stessa primavera, durante il governo del Commissario Prefettizio, quando si liquidarono le spese affrontate per trasporto di piante e innaffiamento, “ripari” (degli alberi), ferro spinato, targhe di marmo, chiodi, borchie etc., ma che al dicembre del 1924 non si era ancora provveduto alla inaugurazione. Il Viale, destinato oggi al transito automobilistico, è lungo circa 80 metri e si colloca 300 metri a Nord del Parco del Monumento ai Caduti, con accesso a Sud su via XX settembre (Foto 1) e a Nord su via de Leonardis (Foto 5), in un area pianeggiante dominata dalla presenza della chiesa di Santa Maria dei Raccomandati (Foto 7). L’accesso su via de Leonardis è evidenziato dalla presenza di due pilastri quadrati in laterizio intonacato, alti circa 3,5 metri, uno dei quali recante la targa toponomastica in marmo originale con la scritta VIALE DELLA RIMEMBRANZA (v. altre foto). Sul lato a monte, verso la chiesa, è presente una siepe posta sul limite delle proprietà private (Foto 4), mentre a valle risulta delimitato da un doppio terrazzamento (Foto 6). La pavimentazione, così come la sistemazione delle aiuole, appare frutto di lavori piuttosto recenti ed è costituita da sampietrini e cordoli in pietra (Foto 2). Per quanto riguarda l’alberatura sono attualmente presenti n. 29 tigli (Tilia platyphyllos), 4 aceri (Acer pseudoplatanus) e 2 orni (Fraxinus ornus), ma è evidente la perdita di numerosi esemplari (specie su lato monte, in corrispondenza degli accessi a proprietà private). In origine questi dovevano essere 49, corrispondente ai Caduti della Prima Guerra Mondiale

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE