mandola di Ferrari Gaspar (terzo quarto sec. XVIII)

mandola, 1760 -
Gaspar Ferrari
attivo a Roma nella seconda metà del sec. XVIII

La costruzione del guscio è molto accurata ed il costruttore, Gaspare Ferrari, è da considerarsi tra i migliori per i mandolini di area romana della seconda metà del '700. (Dello stesso autore in questa collezione vi è anche un mandolino . 210). Lo strumento è molto simile ad un altro della collezione catalogato con 239 ed è costruito dal medesimo liutaio. E' da considerare un basso di mandolino a dieci ordini, di cui i primi sei sono doppi e tastabili, mentre i rimanenti quattro sono di bordone. La tavola armonica è in due pezzi uniti in maniera speculare, con una venatura che si assottiglia nel punto di massima larghezza. Il ponticello non risulta essere originale e la buca è decorata con sei particolari alternati in osso e palissandro che formano un cerchio; vi è inoltre la presenza di una graffiatura circolare. Il battipenna, a forma di parallelogramma, è, con buona probabilità, in tartaruga (data la doratura sottostante) ed è ulteriormente bordato con una filettatura. L'intero profilo della tavola armonica è contornato da un filetto scuro. Il guscio è composto da diciannove doghe in noce (?), di cui le due estreme, cioè quelle che si attaccano alla tavola armonica, sono larghe più del doppio delle altre. Le doghe sono intercalate da filetti giallognoli (bosso ?).

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