andrienne

veste da statua, ca 1740 - ca 1760

Natura dell'oggetto: modello classico con otto pieghe sul dorso disposto i n gruppi di due; mancano la patterina e le fodere; galloni in lamina d'arg ento con festone fiorito di corolle a sei petali, merletto in oro filato a lle maniche. Modulo decorativo; andamento leggermente ondulato in senso v erticale, presenta su una pittoresca zolla erbosa e alberata, un dirupo co n terrazza a balaustri, su sottostanti colonne e ruderi; tralci di grandi fiori, malvoni , violacciocche e tulipani che senza alcun rapporto proporz ionale con la scenetta di gusto rustico, pendono verso il basso. Colori: fondo verde; decrazione lanciata gialla, broccata: tre toni malva; tre to ni rosa, arancio, bianco, argento filato su accia di seta bianca liscia e sottile

  • OGGETTO veste da statua
  • MATERIA E TECNICA seta/ raso/ broccatura
  • MISURE Altezza: 128.5
    Larghezza: 240
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'andrienne è un abito che, nato in Francia prima come indumento "confiden ziale" agli inizi del secolo, già verso il '40 diviene ammesso a corte (M. Teresa a Milano) ed è diffuso in tutta la penisola, dove perdura finchè l a ventata rivoluzionaria non imporrà un nuovo stile. Questa veste, detta nel meridione Cantusciù anche se pare che in qualche caso le due nomenclat ure indicassero lievi differenze, almeno in alcuni Stati (es. Mantova, v. Corredo nuziale Giosefa d'Arco in "Il Settecento a Bologna", Bologna, 1923 ), le varianti che possono determinare la cronologia sono lievissime e spe sso non avvertibili. Il nostro esemplare non fu certamente confezionato c ome abito d'uso per essere indossato, come testimonia l'assenza di fodere e solide cuciture, fu ideato per rivestire un simulacro ligneo o un manich ino di stoppa, il che giustifica la sua presenza nel Museo Diocesano. Nel la corrente del gusto turistico ruinistico e pittoresco il modulo decorati vo del tessuto è vicino a quella serie di moduli ispirati allo stile Revel che propongono elementi paesistici e architettonici, inseriti, senza alcu n rapporto proporzionale, tra rami e tralci fioriti, che ebbe particolare fortuna tra il 1740 e il 1750, ma che presenta anche attardamenti fino al decennio successivo. Nel tessuto in questione, il modulo reso con molte i ncertezze, soprattutto nella parte paesistica, suggerisce un'armatura stan ca e quindi un attardamento. Per il tipo di tessuto vedi D. Devoti: L'art e del tessuto in Europa, Milano 1974; tav. 157, 162, 163, 168. E il P. Th ornton: Baroque and Rococo Silks, Londra, 1965, Passim. Tecnicamente un r aso decorato per trame lanciate gialle e 10 colorate e broccate, presenta una cimosa di cm. 0,7 in raso, giallo e rosa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020040
  • NUMERO D'INVENTARIO 908
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1995
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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