Specchiature marmoree, elementi architettonici e decorativi

decorazione pittorica, post 1471 - ante 1478

Decorazione a falsa architettura dipinta. Arco di ingresso inquadrato da colonne sorreggenti trabeazione; cherubini nei pennacchi. L'arco ha ghiera modanata e sottarco a cassettoni con rosette. La volta a botte della cappella è dipinta anch'essa a cassettoni con rosette. La decorazione superstite delle pareti presenta una spartizione a false specchiature marmoree geometriche, con ornati vegetali e floreali a falso rilievo, di ispirazione classica, scandita da lesene decorate a candelabre

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bregno Andrea, Scuola
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione poteva probabilmente essere già scialbata nel 1725, quando scriveva la sua opera sulla chiesa B. Davanzati, che non ne fa cenno. Gli affreschi, dai tenui ed eleganti colori azzurro-verde, alabastro e oro, sono stati rimessi in luce nel restauro degli anni 1966-1967, comprendente il consolidamento e la campitura a tinta neutra delle zone mancanti. Si tratta di un esempio della decorazione di tipo monumentale e classicheggiante romana della seconda metà del '400 da porre a confronto con altri esempi coevi, quali la cappella Bufalini in S. Maria in Aracoeli o la Stanza delle Scienze e delle Arti liberali dell'appartamento Borgia in Vaticano. Negli studi recenti sulla chiesa non è stata individuata una più specifica attribuzione della decorazione affrescata; I. Toesca, direttrice dei suddetti restauri, la ritenne eseguita dalla scuola di A. Bregno, al quale attribuiva il monumento funerario del cardinale Coetivy. Senza dubbio comunque l'intero arredo originario della cappella, dal portale al monumento agli affreschi, è da ritenersi appartenente a un progetto organico e unitario; gli stessi dettagli architettonici e decorativi tornano tanto nel monumento quanto nell'ornato dipinto. Il francese de Coetivy, nominato cardinale nel 1448, era titolare di S. Prassede dal 1449 (1447 secondo Davanzati). La datazione degli affreschi viene inquadrata tra il 1474 circa, anno di morte del cardinale, e il 1478, datazione ante quem, graffita su una parete affrescata. Il progetto della cappella, da riferirsi allo stesso cardinale, può ritenersi perciò di qualche anno precedente, comunque successivo al 1471, anno di elezione al pontificato di Sisto IV, citato nella lapide della tomba (v. scheda 1200161443)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200161442
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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