cane

doccione, (?) 1790 - (?) 1810

Il buttafuori, privo di canali di scolo, ha la forma di un cane seduto sulle zampe posteriori. Ha la bocca aperta con i canini in evidenza e si vedono 15 denti sia nell'arcata superiore che in quella inferiore; gli occhi hanno le pupille ben segnate; sopra il naso c'è una piega della pelle, mentre la parte superiore delle orecchie è mancante. L'imbracatura di ferro prolunga la barra superiore fino alla fronte dell'animale

  • OGGETTO doccione
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Con il termine doccione si intende indicare un elemento che, sporgendo dalla copertura di un edificio, serve per scaricare l'acqua piovana raccolta in un canale. Costituito essenzialmente da una lastra concava o da un tratto di canale, è stato spesso, fin dall'antichità arricchito con figurazioni fantastiche. I doccioni che finsero rosoni, teste di leone o di lupo negli edifici classici, divennero mostri, demoni, draghi nel perioso medioevale e gotico e non poche volte furono usati con funzione unicamente decorativa. Ad Orvieto essi sono per lo più in forma di animale (cane, leone, lupo), raramente con arricchimenti dettati dalla fantasia dell'artista . Il materiale con cui essi venivano realizzati è il travertino usato per l'intero Duomo, che si estraeva dalle cave di Porano e Castellonchio dei Monaldeschi. Fin dalla costruzione della facciata, nelle parti più alte, furono previsti doccioni in forma di animali. Nel 1536 "Magister Laurentius de Carraia" veniva pagato per aver realizzato otto doccioni con sembianze di animali nel pilastro destro. "...M. Laurentio Scarpellino pro uno mense et Xm diebus ut formaret octo animalia pro pilastro". 8Arch. Op. Duomo, Cam. 1530-36, c. 43, 21 gennaio 1536). La maggior parte dei doccioni in facciata andarono perduti quando il 10/12/1975 un fulmine danneggiò in maniera notevole (facendo crollare il pilastro destro e distruggendo due delle statue degli apostoli) e furono sostituiti dagli scalpellini al servizio di Giuseppe Valadier, architetto incaricato del restaurato (Cfr. Perizia dei danni cagionati dai fulmini...eseguita da Giuseppe Valadier, Arch. op. Duomo, B18)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000059783
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - (?) 1790 - (?) 1810

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE