ritratto funebre del cardinale Angelo Acciaiuoli
lastra tombale,
1550 - 1550
Incorniciatura liscia, rilievi, lapide, incorniciatura a rilievo, rilievo centrale, chiusino
- OGGETTO lastra tombale
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Donatello
Donatello E Giuliano Da Sangallo
Raffaello Da Montelupo
Giovanni Bandini
Francesco da Sangallo
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I libri contabili della Certosa, così ricchi di notizie sui manufatti del monastero, purtroppo tacciono su questa lastra del sepolcro dove giacciono unite le spoglie del cardinale Angelo Acciaiuoli (m. 1409) e di suo fratello Donato (m. 1400). Perccò la datazione della lapide è basata sull'iscrizione nella lapide ai piedi del cardinale dove compare la data 1550, consona allo stile soprattutto nelle parti decorative. Tuttavia la figura arcaizzante del cardinale ha indotto sia la guida ottocentesca della Certosa, sia il Carocci a ritenere il monumento un'opera quattrocentesca, attribuibile a Donatello. Le guide successive (Piranesi, Bacchi) scindono l'esecuzione del monumento in due fasi: la prima in epoca donatelliana, per l'effige dell'Acciaiuoli, e la seconda nel Cinquecento, per la cornice a rilievo e le altre parti decorative. Ma la tendenza della critica successiva, dal Middelford in poi, è di ritenerlo interamente opera di uno scultore del secolo XVI che, come indica la Chiarelli, può essersi ispirato per la figura del defunto ad una pre-esistente lastra tombale eseguita all'epoca della morte del cardinale. Tra le attribuzioni cinquecentesche avanzate dalla critica quella a Giovanni Bandini, proposta dal Venturi, trova qualche sostegno confrontando le michelangiolesche Virtù agli angoli della tomba della Certosa e le figure del Bandini nei rilievi del Duomo di Firenze o in quelli di S. Maria Novella (cfr. Venturi A.). Purtroppo se si ritiene valida la data del 1550 per la tomba, sembra difficile che Giovanni bandini, che si ritiene nato nel 1540, possa essere indicato come suo autore. Plausibile è la proposta della Chiarelli che suggerisce di attribuire l'opera a Giovanni da Sangallo che eseguì intorno alla metà del secolo il monumento sepolcrale terragno del vescovo Leonardo Buonafè nel Capitolo della Certosa. Si notano infatti affinità tra la tomba Acciaiuoli e quella della badessa Colomba di Bertoldo di Ghezzo della Casa commissionata al Sangallo nel 1540 e conservata nel museo Bardini di Firenze (cfr. Middeldorf U. , 1938 e Santi B.,1986)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900288681
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI sulla lapide ai piedi del cardinale - DOMINUS/MONUMENTUM HOC ANGELO ACCIAIOLO/CARDINALI EPISCOPO OSTIENSI SUAE REGIAE EMINENTIAE VICECANCELLIERO/EIUSQUE GERMANO FRATI DONATO EQUO/CLARISSIMO SIBIQUE DONATI POSTERI/INSTAURUNT ANNO SALUTIS/MDL - lettere capitali - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0