Madonna con Bambino, S. Giovannino e altra Santa. Madonna con Bambino e San Giovannino
disegno,
(?) 1650 - (?) 1699
Madonna con in braccio il Bambino rivolto verso una figura femminile, di cui è appena visibile il profilo sulla destra. A sinistra in basso vi è un bambino (S. Giovannino) che allunga il braccio sinistro verso la mano destra del Bambin Gesù
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta tinta/ penna
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Donato Creti
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Già attribuito dubitativamente a Parmigianino, si ritiene che il disegno possa rientrare nella prima produzione grafica di Donato Creti (Cremona, 1671- Bologna, 1749). In questo foglio si manifestano infatti tutte quelle peculiari bellezze formali, quella disinvolta, sottile cultura di movimenti e quell'equilibrio raffinato di composizione che, nell'ambito dell'arte bolognese settecentesca, sono conquiste individuali di Donato Creti. Pare un primo pensiero; nella composizione armoniosa e nei lineamenti fini e slanciati si trova un esempio di particolare bellezza per l'arte del disegno di Creti. La composizione è "già tutta definita nella chiarezza della intuizione" (Roli). Il disegno si intravede appena, è schizzato con un tratto leggerissimo che torna su se stesso, tondeggiante ma nervoso che appena accenna per scattare subito via. Il tratto freme, ripassa varie volte su se stesso.Egli usa la penna fine che meglio si addice al disinvolto stile grafico imperniato su un sistema lineare sottile; i guizzi della penna sono di evocazione cantariniana. Il volto della vergine è simile a quello dello 'Studio per una Madonna col Bambino' e per una 'Figura di donna' dell'Accademia di Brera (inv.133; pubblicato in AA.VV., 'Disegni emiliani dei secoli XXVII-XVIII della Pinacoteca di Brera', Mazzotta, Milano 1995, p.170, tav.54). Anche per questo disegno come in tante prove grafiche del Creti, la sommarietà esecutiva è connotazione folgorante e altamente espressiva. Donato Creti studiò nella bottega di Lorenzo Pasinelli insieme a Pietro Ercole Fava, figlio del conte Alessandro Fava, fervido sostenitore della pittura bolognese; grazie a questo rapporto di amicizia, negli anni della sua gioventù Creti godette dell'appoggio della influente famiglia Fava. L'artista si recò a Venezia, in compagnia del giovane conte, probabilmente tra il 1690 e il '91, come si può dedurre dai riflessi dell'arte veneziana rilevabili nelle opere di questo periodo. Dalla pittoresca arte dell'avanzato barocco di orientamento veneziano, rappresentata da Pasinelli e Burrini, Creti giunse ben presto a formare il suo originale linguaggio, che fondeva elementi classicisti e rococò per evolvere, sia in pittura che nella grafica, verso i primi anni del XVIII secolo". Sul 'verso' etichetta 'Consegna 1925 Inv. 915. Il disegno è a penna su carta preparata grigia. Escludo che il foglio possa appartenere alla mano di Donato Creti. Il 'ductus' della penna tremulo e filamentoso, non ha nulla a che vedere con quello del Creti, che come ci ricorda Renato Roli, riusciva con la penna a fissare "quasi all'istante un moto, un ritmo un intreccio, al di fuori di ogni cavillosa applicazione" (R. Roli, 'Donato Creti 46 disegni inediti', Bologna 1973, p. 6). Le fisionomie dei personaggi, come il ventre della Vergine sproporzionato ci riportano in un ambito emiliano permeato però di elementi veneti. Appare curioso anche l'utilizzo di una tecnica come la carta preparata, per la realizzazione di un veloce schizzo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437252
- NUMERO D'INVENTARIO 1322
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0