Due angeli sostengono due stemmi con in alto la fama. angeli reggistemma

disegno, (?) 1690 - (?) 1710

Due angeli con panneggio reggono due stemmi; in alto vola la Fama. Dietro si apre un ampio paesaggio. Il disegno è racchiuso da una cornice vegetale attorno alla quale vi è un nastro intrecciato

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ matita
  • MISURE Altezza: 306 mm
    Larghezza: 310 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Domenico Maria Fratta; D. M. Gratti
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "L'autore indicato dalla vecchia schedatura D. M. Gratti (?) non è stato identificato. Il disegno si caratterizza per l'esecuzione accurata che definisce l'immagine con estrema precisione e che si rintraccia nei fogli del pittore bolognese Domenico Maria Fratta (1696-1763). Secondo la testimonianza di Luigi Crespi ('Vite de 'pittori bolognesi non descritte nella Felsina pittrice, Tomo terzo', Roma 1769, p. 299) la tecnica solitamente utilizzata dall'artista era quella della penna e dell'acquarello d'inchiostro; egli la utilizzava anche per i disegni destinati all'intaglio mettendo in imbarazzo gli incisori, "non dovendo gli disegni destinati per gl'intagliatori essere fatti in altra maniera, che tratteggiati maestrevolmente". Accademico clementino dal 1729 e amico di Giampietro Zanotti, segretario di quella istituzione, e del suo promotore, il generale Ferdinando Marsigli, Fratta si dedicò esclusivamente al disegno tralasciando la pittura e abbandonando presto anche la pratica dell'incisione. Assieme ad Ercole Graziani, Fratta si era formato presso Creti nell'ambiente di casa Fava. Alcuni suoi disegni preparatori per incisioni sono conservati alla Pinacoteca di Brera a Milano ('Disegni emiliani dei secoli XVII e XVIII della Pinacoteca di Brera', cat. mostra a cura di D.Pescarmona, Mazzetta, Milano 1995, tav. 62-67)". Il disegno è a penna, inchiostro marrone e tocchi di matita rossa. In basso al centro etichetta rettangolare '882'. L'autore della scheda scrive che lo stemma di sinistra è della famiglia Bovi. Lo stemma più che una famiglia, riguarda un vescovo, come si deduce dal cappello e dalle 12 nappe (sei per parte). Lo stemma di destra con uno scudo crociato potrebbe alludere alla città di Bologna. La Fama in lato celebra l'evento che per ora non è stato possibile decifrare. Al momento non mi pare di ravvisare elementi sostanziali che confermino l'attribuzione a Domenico Maria Fratta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437237
  • NUMERO D'INVENTARIO 1289
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'recto' in alto a destra - '7'; scritta ad acquerello rosso - numeri arabi - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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