Dio Padre circondato da cherubini. Dio Padre e cherubini

disegno, post 1600 - ante 1649

Dio Padre in alto al centro circondato da angeli e cherubini, tra le nubi. Asinistra su angeli sembra tenere un lembo del manto che è sulle spalle del Padre. In basso sembra di intuire alcuni edifici antichi e templi e diverse figure. Sulla destra un uomo ammantato sembra indicare con la mano verso lo spettatore

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ penna/ acquerellatura/ matita
  • MISURE Altezza: 204 mm
    Larghezza: 224 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Romana
    Elisabetta Sirani
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Il disegno pressochè illeggibile, era già stato assegnato dubitativamente ad un pittore di scuola romana. Presenta la tecnica di pennellatura piena degli effetti tipici dello stile di Elisabetta Sirani, già celebre ai suoi tempi e che morì, probabilmente suicida, a soli 27 anni. I numerosi disegni noti della pittrice confermano l'informazione trasmessa dal suo ammiratore, il canonico Carlo Cesare Malvasia circa l'abilità inventiva, la particolare tecnica adottata e la rapidità d'esecuzione nel disegnare della giovane pittrice: "Io posso ben dire per verità, essendomi trovato presente più volte, che venutole qualche commissione di quadro, presa ben presto la matita, e giù postone speditamente in duo segni su carta bianca il pensiero (era questo il suo solito modo di disegnare da gran maestro appunto, e da pochi praticata, ne meno dal Padre istesso, che non me ne lascirà mentire) intinto picciol pennello in acquerella d'inchiostro, ne faceva apparire ben presto la spiritosa invenzione, che si poteva dire senza segni disegnata, ombrata ed insieme lumeggiata tutto in un tempo" ('Felsina Pittrice', 1678, ed. 1841, II, p. 402). Non mancano infatti nella ricca produzione grafica della pittrice bolognese, figlia e allieva del meno noto Giovanni Andrea Sirani, a sua volta operoso nella bottega del Reni, esempi di disegni stesi con rapidi e sicuri tratti di pennello e acquerellati in vaste campiture, con una tecnica assolutamente originale. Allieva del padre che le inculcò l'ammirazione per Guido Reni, esordì alla pittura giovanissima acquistando ben presto una grande fama, dovuta non solo all'eccezionalità della sua condizione di donna dedita a un mestiere ritenuto prerogativa maschile ma anche alle effettive qualità delle sue doti pittoriche. Le fu accanto insieme al padre anche il canonico Malvasia, che in lei vedeva rivivere il genio di Guido. Dopo alcuni dipinti per le chiese di Bologna e del contado affronta l'enorme impegno del quadrone alla Certosa (1658): ma è nella produzione di dipinti 'da stanza' che diviene ben presto contesa dalla nobiltà bolognese". Il disegno è a penna, inchiostro bruno e nero, rialzi di biacca, tocchi di matita nera su carta verde-azzurra scolorita. Data la cattiva conservazione del disegno e la quasi impossibilità di poterlo interpretare, riporterei l'attribuzione ad un'area bolognese; al momento non ci sono elementi per poter affermare che si tratta di un disegno di Elisabetta Sirani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437233
  • NUMERO D'INVENTARIO 877
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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