grammofono cabinet a tromba interna

ca 1910 - ca 1920

Contenitore: mobile in legno scuro con due sportelli sul lato frontale; all’interno del mobile sono contenuti la tromba a giglio in metallo smaltata di bianco, il piatto del disco e il motore della macchina. Il piatto del disco è montato su una tavola in legno all’interno del mobile al di sotto della quale è inserito il motore. Il motore è fissato sul fondo interno del mobile e viene occultato, oltre che dalla tavola in legno su cui poggia il piatto del disco, anche da un pannello verticale in legno sul quale sono predisposti due fori uno per l’inserimento del pomello per il sistema di blocco l’altro per l’inserimento della manovella per il caricamento della molla del motore e, inoltre, un vano di scorrimento della leva per la regolazione della velocità. Sul lato destro del mobile fuoriesce la tromba in metallo grazie a un grande foro predisposto per essa. Rispettivamente in basso sul lato destro e sul lato sinistro del mobile, sono presenti due maniglie estraibili per ciascun lato per il trasporto del mobile. Motore: motore a una molla con sistema di carica a manovella fissato al di sotto del piatto del disco. Sul pannello verticale per occultare il motore sono inserite la leva per il regolatore di velocità, il pomello per il sistema di blocco (assente in questo caso) e la manovella per il caricamento della molla. Sistema di riproduzione del suono: tromba in metallo a forma di giglio e smaltata di bianco con disegni filiformi in nero. Nascosta all’interno del mobile, la tromba è collegata al braccio acustico tubolare e quest'ultimo è collegato al diaframma modello Pathé. Modalità d’uso: inserire la manovella nel foro presente sul fianco e caricare il motore a molla ruotando la manovella; selezionare la velocità di rotazione del piatto; collocare il disco inciso sul piatto; girare la manopola per disattivare il sistema di blocco e manovrare il braccio acustico fino a appoggiare sul disco la puntina o stilo del diaframma (nel caso dei dischi Pathé si procede dall’interno all’esterno). La puntina inizia a scorrere all'interno del solco a spirale inciso sul disco; le oscillazioni della puntina, prodotte dal profilo irregolare dell'incisione, vengono trasmesse alla membrana del diaframma che riproduce il suono. Questo viene amplificato dalla tromba interna, collegata al braccio acustico

  • OGGETTO grammofono cabinet a tromba interna
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354403: 94x73x65 cm
  • ATTRIBUZIONI Pathé Frères
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’industria del suono riprodotto iniziò nel 1877 negli Stati Uniti quando Thomas Edison inventò una maniera di registrare il suono e di riprodurlo tramite una macchina che chiamò fonografo. Nel corso di una decina di anni questo sistema venne notevolmente migliorato: prima con l’invenzione nel 1886 dei cilindri di cera Bell-Tainter e della relativa macchina che Bell chiamò “grafofono” per distinguerla dalla macchina brevettata da Edison, anche se del tutto simile; poi nel 1887 con l’invenzione del disco e l’adozione dell’incisione orizzontale fatta da Emile Berliner che non solo riproduceva il suono con molta più facilità ma rendeva anche la duplicazione molto più agevole. All’invenzione del disco Berliner accompagnò l’invenzione di una macchina per riprodurlo ovvero il grammofono che venne perfezionata nel 1896 da Eldridge R. Johnson con l’aggiunta del motore a molla. L'azienda francese Pathé venne fondata da Charles Pathé insieme ai fratelli Émile, Théophile e Jacques nel 1896. Poco tempo dopo Théophile e Jacques si ritirarono e l’attività rimase in mano a Charles ed Émile. L’idea di fondare una società impegnata nella vendita di queste macchine nasceva dal successo che Charles aveva ottenuto a metà degli anni Novanta dell’Ottocento nella vendita dei fonografi Edison e dei grafofoni di Bell per lo più contraffatti, a cui presto aggiunse la vendita di un’altra invenzione di Edison, il cinetoscopio, ​​diventando in pochi mesi il maggiore importatore e venditore in Francia di queste macchine. Già nell’anno di fondazione della società Pathé Frères, i fratelli Pathé possedevano uffici e studi di registrazione non solo a Parigi, ma anche a Londra, Milano e Mosca, risultando una delle aziende più attive nella vendita di macchine per la fonoriproduzione in Europa. Fino ai primi anni del secolo successivo la Pathé Frères si occupò prevalentemente del commercio di prodotti relativi al mondo del suono riprodotto ma ben presto venne realizzata anche una piccola produzione di macchine e accessori cinematografici (cinetoscopi, proiettori, lanterne magiche e così via), commercio del quale si occuperà in maniera preponderante per tutto il corso del XX secolo. Nei primi anni del XX secolo la Pathé iniziò a realizzare le prime registrazioni su cilindri, produzione che continuò fino al 1914; parallelamente, a partire dal 1905, la società cominciò a vendere anche registrazioni su dischi. Per non violare un brevetto in un mercato altamente competitivo e innovativo, i fratelli Pathé utilizzarono diverse tecnologie insolite. In particolare i primi dischi Pathé non assomigliavano a nessun altro perché l’incisione avveniva verticalmente sul disco e non orizzontalmente. Inoltre, questo tipo particolare di incisione, richiedeva l’uso di una puntina a sfera in zaffiro e la riproduzione dei dischi avveniva dall’interno verso l’esterno e non viceversa come era il caso dei dischi di Berliner. Erano pensati per essere riprodotti ad una velocità di 90 rpm per arrivare poi solo nel 1915 ad una velocità di riproduzione intorno agli 80 rpm, di controtendenza con la velocità di tutti gli altri dischi sul mercato che erano pensati per essere riprodotti intorno ad una velocità di 78/80 rpm al secondo. Interessante, poi, è il tentativo di produrre e vendere dischi di varie dimensioni: da 17 e 21 cm, passando per dischi da 25, 27 e 29 cm, fino a dischi di grandi dimensioni da 35 cm e addirittura da 50 cm. Questi ultimi, a causa della loro grandezza, apparivano più fragili e vennero ben presto ritirati dal mercato per il loro insuccesso commerciale. I modelli Pathé-Concert sono stati pensati e prodotti per i dischi di grandi dimensioni da 35 e 50 cm. Ne esistono varie tipologie, dal modello A al modello E. Tranne che per il grammofono da tavolo modello A , si tratta di grammofoni cabinet con la grande tromba a forma di giglio nascosta all’interno del mobile. Sono molto simili, e non sono da confondere, con i modelli Pathé-Salon di dimensioni più piccole
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354403
  • NUMERO D'INVENTARIO 345221
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI scatola - B / PATHÉ-CONCERT - maiuscolo - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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