fresatrice di ruote

1750 - 1799

Struttura della macchina, principalmente di ottone, montata su sostegni fissabili mediante viti al piano del tavolo. Piattaforma di ottone con dispositivo centrale modanato e sagomato con piede a base cilindrica. Alidada di ferro a profilo curvo e concavità iniziale. Carro montato sulla barra portante superiore di scorrimento, allontanabile o avvicinabile al centro su cui è fermata la ruota da intagliare. È azionato mediante manovella (curvilinea al fondo, con pomolo ligneo terminale), posta sullo stesso asse della barra. Fresa azionata tramite archetto, la cui corda era avvolta su puleggia. Viti (fanno eccezione quelle a corredo dell'alidada, semicircolari, e a farfalla) con testa circolare leggermente bombata e profilo zigrinato con linee incise oblique. Tre sostegni piatti e arcuati, terminanti con piede semicircolare e foro centrale per l'ancoraggio al piano di lavoro, supportano la struttura: due dei tre piedi sono posti in posizione speculare l'uno rispetto all'altro, mentre il terzo, isolato, risulta in posizione centrale e ortogonale rispetto ai primi. La fresatrice è dotata di disco suppletivo, e astuccio completa di frese. L'astuccio è apribile con sistema a cerniera su un lato lungo e chiusura con mostra sagomata dorata sul lato opposto. Interno ricoperto con tessuto viola. Utensili di ricambio posti nei congrui alloggiamenti

  • OGGETTO fresatrice di ruote
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    Ottone
  • MISURE Altezza: 23 cm
    Lunghezza: 20 cm
    Peso: 5 kg
    Larghezza: 33 cm
  • CLASSIFICAZIONE carro
    fresa
    manovella
    piattaforma
    ruota dentata
    alidada
    disco divisore
    industria, manifattura, artigianato
    attrezzi e utensili
    Orologeria
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Monastero di San Vittore (ex)
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Parte della storiografia assegna a Robert Hooke, fisico inglese (1635-1703), l'ideazione di questa tipologia di macchina utensile, tuttavia è ragionevole supporre che il macchinario sia stato approntato, per stadi successivi, dagli stessi costruttori di piattaforme. L'inventore è dunque sconosciuto. Dall'inizio del Settecento si rilevano comunque notizie certe in merito alla macchina per tagliare i denti. Lo si evince da un disegno pubblicato nel 1709 da Nicolas Bion nel suo "Traite des instrumens de mathématique'', dal quale se ne ricava appunto la composizione. Nelle tavole della Encyclopédie si trova illustrata la macchina per tagliare le ruote di Sully (cfr. IV, tavv. XX-XXI-XXII-XXIII), e quella ideata da Hulot (cfr. IV, tavv. XXIV-XXV-XXVI)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301985224
  • NUMERO D'INVENTARIO 3678
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI piede di sostegno singolo, superficie esterna - MUSEO SCIENZA/ 3678/ MILANO - alfanumerico - a incisione e stampa su targhetta di metallo - ita
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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