La basilica di San Francesco a Bologna alla fine della ricostruzione postbellica

negativo servizio, 1948/05/00 - 1948/05/00

Tutti i negativi erano originariamente contenuti in buste pergamine, conservate ora separatamente. Alcune matrici del servizio mostrano agli angoli le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Francesco - Cappella Muzzarelli
    Architettura - Chiese - Facciate - Interni - Cappelle
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La basilica di San Francesco a Bologna, nota per le operazioni di restauro condotte tra Ottocento e Novecento da Alfonso Rubbiani e dalla sua Gilda, venne duramente colpita nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. Già inserita nell’elenco dei monumenti nazionali del 1902, la chiesa fu bombardata in tre differenti occasioni: il 24 luglio 1943, il 25 settembre del medesimo anno e il seguente 22 marzo. Il servizio fotografico in esame documenta con 6 riprese di Alfonso Zagnoli lo stato del complesso francescano nel maggio del 1948, al completamento delle ingenti opere di ricostruzione. La facciata, interamente risanata dallo spaventoso squarcio verticale che sezionava il fronte in due parti con la mutilazione della terminazione a capanna, è ripresa in scorcio dalla piazza che si apre attorno al sagrato, già piantumata con esili pini (N_001016); N_001023 comprende anche il prospetto principale del refettorio vecchio con le lunghe finestre ogivali che ancora attendono di essere chiuse con vetrate, ugualmente al coperto ancora non concluso in corrispondenza della seconda apertura da sinistra; l’interno, straordinariamente ordinato, pulito e luminoso, si mostra nelle due vedute della nave centrale e quella della navata sinistra, poco prima dell’inaugurazione della chiesa, avvenuta nel giugno seguente (N_001017, N_001018 e N_001019). Infine, la Cappella Muzzarelli, interessata solo in seguito dagli interventi di recupero delle originarie forme tardo gotiche e proto rinascimentali, è occupata dalle panche per la liturgia (N_001020). I bombardamenti andarono a colpire il complesso poco dopo la conclusione di una serie di lavori che avevano interessato sia il restauro del Chiostro dei Morti, sia il recupero della facciata del Refettorio Vecchio - con l’apertura dei finestroni tamponati da una costruzione demolita nel 1937 (sede della Regia Guardia di Finanza). Le distruzioni belliche interessarono le prime campate della chiesa con lo sconquassamento della facciata ed il crollo del coperto, giungendo fino a far cedere gli iniziali archi rampanti del fianco destro, che trascinarono nella caduta anche l’angolo di nord-ovest del Chiostro dei Morti. Sin all’indomani del primo bombardamento, nell’agosto ’43, si intervenne con le prime opere di messa in sicurezza e di sgombero (recupero delle macerie), tramite il fondamentale coordinamento del soprintendente ai Monumenti di Bologna, Alfredo Barbacci. Se durante il conflitto si intervenne sulle fondazioni della facciata e sul ripristino dei pilastri e delle arcate della chiesa, solo al termine della guerra si principiarono le complesse operazioni di ricostruzione (con la realizzazione della nuova copertura in cemento e laterizio armato), concluse sostanzialmente nel luglio del 1948, allorché Guido Gonnella, Ministro della Pubblica Istruzione, scrisse una nota di felicitazioni a Barbacci (Baldini Monari Virelli 2014, p. 54). All'interno del fondo negativi ex SBAP, il servizio di Zagnoli, realizzato durante le battute conclusive del ripristino del complesso basilicale, è preceduto e seguito temporalmente da numerose riprese dello stesso fotografo (ma anche dello studio Villani) atte a documentare i passi conseguiti nelle opere di ricostruzione. In particolare si segnala un secondo servizio fotografico di Zagnoli eseguito il 19 febbraio 1948 per documentare il completamento dei lavori all'esterno della chiesa (vedi NCT 0800640568)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640541
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001016 a N_001020, N_001023
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sulla busta pergamina di N_001016: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. VII N. 42/ INVENT. N. 14453/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Basilica di S. Francesco/ La facciata ultimata/ FOTOGRAFO Zagnoli/ DATA maggio 1948/ OSSERVAZIONI -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA faldone documentario (1)
    faldone documentario (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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