L'allegoria dell'Anatomia con putto del Teatro Anatomico dell'Archiginnasio a Bologna

negativo, post 1944 - ante 1968

La lastra, priva di pergamino, è probabilmente la riproduzione di una fotocopia; il negativo presenta inoltre una mascheratura in carta nera che percorre tutto il perimetro del lato emulsione

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo dell'Archiginnasio - Teatro Anatomico - Personificazione dell'Anatomia con putto
    Scultura - Sculture lignee
    Scultori - Italia - Sec. XVIII - Giannotti Silvestro
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
    Giannotti, Silvestro (1680-1750): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra sembra essere la riproduzione di una fotocopia, che riprende la personificazione dell’Anatomia con putto reggi-cartiglio, prima delle distruzioni accadute nel corso dell'ultima guerra che colpirono il Teatro Anatomico dell'Archiginnasio (29 gennaio 1944). La riproduzione fu probabilmente eseguita per finalità documentarie, in maniera da permettere la ricostruzione filologica del teatro stesso; sono da ricondursi a tale scopo le diverse immagini che riproducono la statua dell’anatomia prima dei bombardamenti (si indicano quelle attualmente reperite inv. N_000422, N_000423, N_000426 e N_000427). Il fototipo dovette dunque far parte del corredo iconografico - predisposto dalla Soprintendenza ai Monumenti di Bologna - che permise l’esatto ripristino dei numerosi elementi scultorei e architettonici che decoravano a sala. Lo stesso soprintendente Raffaello Niccoli, occupatosi nel biennio 1957-1958 del restauro del teatro, riferì in proposito: “Fu infatti necessario raccogliere tutti i frammenti, selezionarli, confrontarli, eseguire molte prove di ricomposizione […] ricorrendo a vecchi rilievi, a descrizioni scritte, a tutto il materiale fotografico che fu possibile reperire”. Soltanto nel 1968 l'opera di restauro venne conclusa tramite l'intervento di molteplici persone dirette dal professor Vincenzo Gabelli; per la parte scultorea si ricordano Astorre Astorri, Alfonso Bortolotti, Venanzio Baccilieri e Ercole Drei, mentre per la parte architettonica l'ebanista Turibbo Paltrinieri. La partizione architettonica del Teatro venne progettata dal Levanti (Antonio Paolucci) attorno al 1637, che ne curò anche la realizzazione delle sculture, i busti dei Dottori e le statue dei 12 Medici; queste ultime vennero sostituite dall'intagliatore Silvestro Giannotti, che le rinnovò negli anni Trenta del Settecento. La cronologia della riproduzione è indicativamente posta tra l’anno delle distruzioni e il completamento dei lavori di ripristino, anche se la due figure lignee dell’Anatomia e del putto sono documentate in corso di restauro verso la fine del 1956, come mostrano le lastre N_000365 e N_000372, termine che potrebbe costituire un ante quem più stringente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634318
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000423
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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