pochette (fine sec. XVII)

pochette, ca. 1690 - ca. 1700

Lo strumento ha la cassa di forma molto allungata. É interamente scavato in un blocco di acero, anche se è stata simulata con decorazioni o spigoli una demarcazione fittizia tra fasce e fondo. Il manico termina con una scultura di testa umana. I fori armonici sono a forma di effe, rozzamente intagliate, ma non prive di una certa ricercatezza di linee. Tutta la lavorazione appare piuttosto grezza, ma lo strumento fu comunque costruito da una artigiano con discrete nozioni sugli strumenti colti del suo tempo. La tavola è bombata, in un solo blocco di pioppo a taglio tangenziale. Come tutti gli strumenti di questo tipo, all'interno non ha tasselli, né controfasce, ma, stranamente, non è neppure munito di alcuna catena interna alla tavola. All'esterno non c'è traccia di filetto . É montata con quattro corde. La tastiera è in acero a cuneo, di tipo barocco. Anche la cordiera, a cui al momento manca un pezzo, è in acero. All'origine lo strumento era ricoperto da una vernice marrone che successivamente in alcune parti è stata raschiata via ed in altre si è consumata naturalmente, lasciando così la pochette pressoché senza vernice. Evidenti in ogni parte del corpo i segni di attacchi xilofagi. Non porta alcuna etichetta.

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