Statuetta fittile di vignaiolo

Vigevano, post 0 - ante 24

La statuetta, raffigura un personaggio maschile, a figura intera, a tutto tondo, vestito di una corta tunica e incappucciato che reca in una mano una roncola e nell'altra un grappolo d'uva. Si tratta della rappresentazione di una scena di vita quotidiana: il vignaiolo, con un abbigliamento da lavoro, che ritorna dai campi con lo strumento utilizzato per cogliere l'uva. Il personaggio, raffigurato in modo realistico è posto su una base circolare.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO statuetta maschile
  • MATERIA E TECNICA argilla
  • MISURE Altezza: 78 cm
    Lunghezza: 14 cm
    Larghezza: 95 cm
  • AMBITO CULTURALE Età Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
  • LOCALIZZAZIONE Duomo di Vigevano
  • INDIRIZZO Piazza Ducale, Vigevano (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statuetta fittile di vignaiolo proviene dal podere Panzarasa in località Marone, nel Comune di Gropello Cairoli. Fu rinvenuta nel 1978 in una tomba della necropoli di Gropello Cairoli, località che ha restituito molte testimonianze archeologiche. È databile nei primi decenni del I secolo d. C. Nei corredi funebri delle tombe di età romana della Lomellina, accanto ai manufatti d'uso corrente (piatti, bicchieri, coppe in ceramica, balsamari in vetro, ornamenti) si rinvengono spesso statuette fittili, simili a quella del vignaiolo. Il repertorio di statuine è molto vario, solitamente a figura intera, raro il busto, sono generalmente rappresentati personaggi di genere (uomo, donna, giovane, anziano, la coppia, la madre col figlio) intenti nelle occupazioni quotidiane (oltre al vignaiolo, la donna con l'olpe o col cesto) o figure divine o mitologiche (Venere, Minerva, Europa su toro, Eroti), ma anche animali, come la colomba sacra a Venere. Queste terrecotte figurate venivano realizzata a stampo, da matrice bivalve, con ritocchi a stecca. Le statuette sono peculiari della zona Lomellina, con limitata diffusione in Piemonte, nella zona del Verbano e nel Canton Ticino, in cui si riscontrano esemplari identici. Il ristretto ambito di diffusione fa presumere l'esistenza di centri di produzione locale, attivi tra l'età augustea e la metà del I sec. d.C. Non risulta sempre chiaro il significato di tali manufatti all'interno della tomba, sicuramente costituivano per il defunto un legame simbolico con il mondo terreno in riferimento alla vita quotidiana o ai culti praticat
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE