Stazione. paesaggio con stazione ferroviaria

dipinto,

Dipinto ad olio su cartoncino raffigurante una stazione ferroviaria con i binari in primo piano, l'edificio sulla sinistra e alcuni macchinari sulla destra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA olio su cartone
  • ATTRIBUZIONI Tanda Ausonio (1926/ 1988)
  • LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Nazionale di Sassari
  • INDIRIZZO p.zza Santa Caterina, 4, Sassari (SS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel panorama artistico sardo del dopoguerra spicca con decisione per originalità e afflato “esistenzialistico” l’opera di Ausonio Tanda (1926-1988). Figura assai interessante anche per i legami con le cerchie intellettuali sassaresi – suo fratello Nicola fu critico militante e fondatore della vivace galleria d’arte “Il Cancello” a Sassari - e quelle dei sardi che dimoravano a Roma come lo scrittore Giuseppe Dessì. La sua formazione si svolge a Sassari seguendo l’esempio di artisti come Giuseppe Biasi e Pietro Antonio Manca. Ausonio, sin dal primo successo alla Mostra Nazionale della città di Sassari (1950), dimostra di voler seguire una traiettoria personale rispetto ai maestri che lo avevano preceduto: il trasferimento a Roma, assieme al fratello Francesco, fornisce gli stimoli giusti al giovane per evolvere e arricchire i temi, le tecniche e per sviluppare una riconoscibilissima formula stilistica. Stazione, dipinto ad olio su cartone, esemplifica chiaramente le tendenze della pittura di Ausonio Tanda attorno agli anni ’50. Ancora legato alla figurazione – la sua ricerca stilistica lo condurrà solo più tardi a sperimentazioni non realistiche - dimostra di aver recepito gli stimoli del maestro Pietro Antonio Manca. Il taglio prospettico della composizione, suggerito dalle rotaie appena accennate con un tratto sottile e dalla mole dell’edificio, convive con una resa della materia veloce di cui si intuiscono le singole pennellate, già liberate dal contorno rigido del disegno. La poetica della “pittura immaginativa” praticata da Pietro Antonio Manca viene trasposta su un piano più intimo e personale: la stazione di Sorso, luogo senz’altro familiare all’artista che in quel paese era nato, viene evocata attraverso una gamma cromatica bassa, ma ancora lontana dall’esecuzione e dalla materia drammatica tipicamente utilizzate nelle opere del decennio successivo. L'opera giunge al Museo grazie alla generosa donazione della famiglia Ruju-Piredda
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000249416
  • NUMERO D'INVENTARIO 650
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Sassari
  • ENTE SCHEDATORE Pinacoteca Nazionale di Sassari
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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