Giudizio Universale

dipinto, post 1441 - ante 1460

teoria di apostoli - sei i superstiti - diversamente atteggiati, chi con u n rotolo in mano, chi con un libro aperto; sulla sinistra un angelo, in ve ste bianca decorata con motivi reiterati, suona la tromba del giudizio. I n basso uno scheletro impugna un bastone (falce?); accanto, un sepolcro (d i cui resta solo uno spigolo) dal quale dovrebbero risorgere i morti ed un folto gruppo di persone, gli eletti, rivolte verso destra e variamente ab bigliate: una donna con il capo coperto dal velo, un religioso con il saio e la tradizionale tonsura, un uomo con abito e copricapo rosso. Un carti glio reca l'invito a risorgere e presentarsi al giudizio. Sulla sinistra tracce della cornice anch'essa decorata con motivi reiterati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 120
    Larghezza: 202
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Tursi (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I due frammenti superstiti (cfr. 17/00167219) di un più grande dipinto mur ale che raffigurava il Giudizio Universale offrono, pur nella impossibilit à di una lettura iconografica più ampia, elementi sufficienti per talune c onsiderazioni di natura compositiva e stilistica. Nell'ambito di una cult ura ancora tardogotica, evidente nei motivi decorativi della veste dell'an gelo ottenuti mediante l'impiego di stampini, nonché quelli della cornice, nella minuzia descrittiva che si appunta sulle capigliature e sulle barbe degli apostoli, nella conformazione di occhi e bocche, si intravedono ele menti di una nuova tendenza: la caratterizzazione sociale e fisionomica (i n special modo degli eletti), la definizione delle ombre che profilano gli apostoli, nel tentativo di conferire loro volumetria staccandoli dal fond o, una seppur elementare concezione spaziale che movimenta la disposizione degli stessi. L'autore, che imprigiona le figure in profili netti e scur i, ottiene poi rialzi con pennellate di colore bianco. Non mancano incert ezze nella definizione anatomica. Non sappiamo se la chiesa fu edificata contestualmente al Convento, ma il 1441, anno di fondazione del secondo, p otrebbe rappresentare un termine di riferimento per l'esecuzione di questo affresco, che fu occultato durante il rifacimento tardobarocco dell'edifi cio sacro con l'edificazione della volta e rinvenuto nel 2002, nel corso d ei lavori di svuotamento dei rinfianchi della volta stessa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167218
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio in basso a sinistra - SuRgitE moRtui vEnitE/ Ad iudicium -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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