circoncisione di Gesù Bambino

pala d'altare ca 1750 - ca 1799

Personaggi: Bambino; Madonna; San Giuseppe; sacerdote; vari personaggi astanti tra cui una donna con un bambino. Figure: angelo. Oggetti: brocca. Animali: tortore

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 307
    Larghezza: 221
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera costituisce la pala dell'altare ligneo collocato al di sopra dell'affresco cinquecentesco di F. Vitale: da informazioni, attinte sul posto, dovrebbe trattarsi dell'altare che copriva la scena della Madonna che dona il cingolo a S. Tommaso. E' importante sottolineare come gli altari, pur presentando differrenze, per esempio, i due che coprono le absidiole hanno una decorazione più ricca, siano stati realizzato o rinnovati nello stesso periodo, probabilmente nel tezo quarto del sec. XVIII. La presenza di stemmi gentilizi, al centro del paliotto di ognuno di questi, denuncia una committenza privata: è probabile che, vista l'importanza della chiesa, dal momento in cui si decise di rinnovarla, concorressero tutte le famiglie più importanti del paese, affidando a diversi artisti e artigiani la propria commissione. Stilisticamente, infatti, questo altare differisce dagli altri proprio per la scelta di motivi decorativi meno "sfrontati" e più contenuti, diciam pure, per una certa compostezza nelle forme. Come osservato da Petrizzi, i francescani, "nel sec. XVIII, chiudono i vuoti che avevano precedentemente realizzati per appoggiare, sulle murature, gli altari in stucco e gli apparati decorativi lignei" (Petrizzi, 1996, p. 60). E' chiaro che anche la tela regge la medesima datazione. Il pittore sceglie un soggetto abbastanza attestato nei cicli seicentesci e lo traduce seguendo degli schemi tradizionali. Stilisticamente, però, l'immagine è pervasa da un profondo classicismo: si osservi la donna che regge un bambino, a destra della scena principale, il modo in cui è reso il panneggio della sua veste, soprattutto vicino al seno, si osservi ancora la figura di Gesù Bambino. Attraverso l'uso di ombre molto cariche si creano figure monumetali. Si confronti il sacerdote con l'omologo (soprattutti i volti) nella scena della Presentazione al Tempio, presente nella chiesa di S. Chiara a Matera, opera di un seguace del Conca (Grelle, 2001, p. 314) della seconda metà del sec. XVIII, paragone proposto solo per evidenziare una tendenza dell'arte lucana, nella frazione di secolo presa in esame per la datazione dell'opera di Calvello. Proprio la commistione di elementi legati alla cultura tardobarocca e questa vena classicistica costituiscono un'altra conferma ad una datazione agli ultimi decenni del sec. XVIII (sulle diverse componenti dell'arte del Settecento si legga: Spinosa, 1993, I-II, in particolare vol. II, pp. 2-41)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700135450
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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