calamaio,
ca 1725 - ca 1730
Il calamaio poggiava su sei piedi formati da cherubini. La parte superiore è composta da due vaschette porta inchiostro. Sopra la base si innesta un cartiglio con uno stemma centrale. La parte posteriore è cava per accogliere carte e pergamene. Nella parte superiore otto segni di rottura, per posizione e coloritura in manganese scuro dei frammenti superstiti, indicano l’originaria presenza di due animali rampanti, probabilmente cavalli con cavaliere. Un’ulteriore rottura alla parte terminale superiore fa lamentare la parziale perdita del portapenne
- OGGETTO calamaio
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ modellatura
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ATTRIBUZIONI
Giustiniani, Antonio (progettista): modellatura
Nicolò, Russo (decoratore): dipintura
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo civico e della ceramica cerretese
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Sant'Antonio
- INDIRIZZO Corso Marzio Carafa, 47, Cerreto Sannita (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I Rosati di Cerreto erano una famiglia di notai e il calamaio fu probabilmente di Gian Camillo, a cui andò in sposa intorno al 1730 Vittoria Rossi, forse identificabile con una parente del decoratore Nicolò Russo (Russo e Rossi talvolta si alternano nei documenti). Ma l'ipotesi resta piuttosto fragile, di conseguenza anche l'attribuzione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500917613
- NUMERO D'INVENTARIO 0175
- ENTE SCHEDATORE Comune di Cerreto Sannita
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- STEMMI sul cartiglio innestato sulla base - di famiglia - Stemma - Rosati di Cerreto - 1 - una mano che impugna una rosa
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0