presentazione di Gesù al tempio

dipinto, 1594 - 1595

Sotto l'arcata di un edificio a cupola, presso un altare, il sacerdote dai paramenti riccamente decorati accoglie il Bambino tra le braccia. In primo piano è la Madonna, intorno, vicino a San Giuseppe, alcune figure. Sul la sinistra una fanciulla con il cesto con le colombe sulla testa. Un prezioso lampadario in vetro è sospeso sulla scena; sullo sfondo brilla una candela

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Mytens Aert (1541 Ca./ 1602)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’iconografia della tela compare citata già nell’atto di affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’altare maggiore della Basilica di San Bernardino all’artista Orazio Valla, nel 1594 (Vittorini, 2013). Karel van Mander (1604), a proposito dell'attività napoletana del pittore di Bruxelles Aert Mytens, ricorda due grandi tele raffiguranti l'Adorazione dei Magi e la Circoncisione, "eccellenti pitture", che egli avrebbe eseguito per l'Abruzzo, prima di recarsi all'Aquila. Con il "pendant" (sheda Bologna n. 379), questo dipinto è ricordato nella chiesa di San Bernardino come opera di Aert Mytens o Rinaldo Fiammingo dal Leosini (1848) e dalla successiva l etteratura (Signorini, 1848; 1868; Bonafede, 1888; Rivera, 1920 - 1922; Fo kker, 1931; Thieme - Becker, 1931). Si trovava in questa chiesa ancora nel 1934 (Inventario). Il Leosini (1848) per primo, seguendo l'indicazione del van Mander collegò questa tela alla grande Crocifissione di San Bernardino (cfr. la scheda 386 del Bologna ); questo gruppo di dipinti fu er roneamente datato dal Rivera (1920 - 1922) intorno al 1505. Il riferimento della fonte olandese è ripreso anche dal Fokker (1931) e in U. Thieme Becker(1931). Ritenuta erroneamente di artista abruzzese della fine del XVI secolo (scheda, 1933; Inventario, 1934), quest'opera è stata di nuovo riconosciuta come fiamminga, con analogie con i dipinti di Bartolomeo Spranger (1546 - 1611), di Abraham Bloemaert (1564 - 1651) e del Brill (1554 - 1 626), dal Bologna (scheda n. 378) e dal Moretti (1968) che ha distinto Rinaldo fiammingo, autore della Crocifissione in San Bernardino, dall'autore della Presentazione al Tempio e della Natività ed ha datato questi due ultimi dipinti intorno al 1590 (Moretti, 1971). Il Previtali (1972; 1978) ha riferito questa tela ad un pittore fiammingo attivo nell'Italia meridionale verso la fine del XVI secolo, appartenente alla stessa area culturale di Teodoro d'Errico (documentato tra il 1574 e il 1618) seppure in epoca leggermente più tarda, per i riferimenti alla pittura napoletana degli ultimi anni del secolo (Francesco Curia e Belisario Corenzio). La composizione, indicata dalla letteratura locale ora come presentazione al Tempio, ora come Circoncisione, si ispirerebbe, secondo il Previtali, ad un dipinto per duto del Curia (documentato tra il 1588 e il 1608), già nella chiesa napoletana di San Giovanni a Carbonara
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020124
  • NUMERO D'INVENTARIO 217
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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