Caverna con cespugli

dipinto, ca 1818 - ca 1830

composizione di due fogli quadrangolari

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Massimo Taparelli D'azeglio (torino 1798 - Torino 1866)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due tempere - riferite a Massimo Taparelli marchese d’Azeglio (1798 – 1866 ) da Tamara Hufschmidt - montate in un unico passepartout ricordano le frequentazioni al Caffè Greco del celebre personaggio. D’Azeglio, politico e patriota, è noto anche come pittore e scrittore. Nato a Torino seguì il padre a Roma dove entrò in contatto con molti scultori e pittori del tempo fra cui Canova (1757-1822), Thorvaldsen (1770-1844), Camuccini (1771-1844) e Landi (1756-1830) . Il marchese oltre ad approfondire quello che rimarrà il principale interesse culturale della propria vita, quello della pittura, si appassionò anche alla musica e alla poesia. D’Azeglio studiò la natura dal vero visitando i Castelli e la Campagna romana, collocandosi tra i vedutisti del Settecento e gli impressionisti e macchiaioli del secondo Ottocento. Numerosi rimangono gli schizzi di paesaggi, fra cui quelli tratti nel corso del soggiorno napoletano del 1827, coincidente con la data riportata in una lettera presente con altre quattro tempere al Caffè Greco (v. scheda). Sulle due tempere non abbiamo dati, esse raffigurano paesaggi rocciosi di un luogo sconosciuto realizzati su fogli dalle dimensioni quasi identiche, in cui si riscontra un’attenzione particolare ai dati realistici e morfologici, già introdotti precedentemente dal paesaggista Jakob Philipp Hackert (1737- 1807), tipici della prima fase pittorica di D’Azeglio. Forse, come le altre della stessa collezione, vennero eseguite nel periodo in cui il marchese soggiornò a Castelgandolfo, a partire dal 1818, nel quale ancora libero da impegni istituzionali (diventerà Presidente del Consiglio il 7 maggio 1849), poteva dedicarsi alla pittura en plein air. I due dipinti vennero donati al Caffè Greco da Giuseppe Glingler (1889-post 1943), identificabile forse con un legatore di libri particolarmente attivo nella resistenza romana. Non sono note le vicende che unirono D’Azeglio al Glingler, così come il legame fra quest’ultimo e il celebre Caffè, acquistato dai Gubinelli nel 1875
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360481
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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